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Economia Panicale

L'idea di un imprenditore umbro, è qui il primo allevamento di bisonti in Italia: la scommessa è realtà

Il primo allevamento ufficiale di bisonti in Italia si trova nel cuore verde dell’Umbria. Innovativo, completamente automatizzato, a basso impatto ambientale

Il primo allevamento ufficiale di bisonti in Italia si trova a Panicale, nel cuore verde dell’Umbria. Innovativo, completamente automatizzato, a basso impatto ambientale. L’idea è di un giovane imprenditore del luogo, Massimiliano Gatti, 34 anni, di Macchie di Castiglione del Lago.

Cresciuto nel Molino Gatti, azienda di famiglia che ha da sempre scommesso sull’elevata qualità dei prodotti, Massimiliano è una fucina di idee innovative nell’ambito del food, a dispetto della giovane età. L’ultima si chiama “MG”, marchio con cui ha appena iniziato a commercializzare la prima, pregiatissima, carne di bisonte Made in Italy. A monte dell’impresa, un lavoro faticoso, delicato e complesso, portato avanti con tenacia e passione nell’arco di tre anni. 

La scintilla scocca nel dicembre del 2015: durante una cena, casualmente, assaggia una bistecca di bisonte. Ed è subito amore. Le qualità eccezionali di quella carne lo conquistano: tenera, ricca di Omega 3 e Omega 6, oltre che vitamina B12. Sapore eccellente, l’ideale per preparazioni gourmet, ma anche dal basso contenuto calorico: solo 124 kilocalorie per 100 grammi. Consigliata in particolari diete perché contiene il 69% di ferro in più rispetto al vitello, un apporto proteico maggiore, riesce a mantenere, rispetto alla tradizionale carne bovina, un livello di colesterolo assai più basso.

Il bisonte è diventato così l’“ossessione” di Massimiliano, che, sfruttando un vasto appezzamento di terreno in località Olmini, nel comune di Panicale (Pg), ha deciso che lì sarebbe sorto il primo allevamento di questi imponenti animali in Italia. Ha iniziato a studiare le caratteristiche del bovino, le sue abitudini, le proprietà della squisita carne.

Mese dopo mese, pratica dopo pratica, la scorsa estate ha coronato il suo sogno, portando in Umbria 17 giganti (da 6 quintali l’uno) della specie “bison bison”, ultima discendente dell’animale che in epoca preistorica popolava anche le terre del Perugino.

Apprezzato sin dall’antichità sia per le carni che per pellame, lana e ossa, Massimiliano riassume in poche parole la filosofia che guida l’allevamento: “L’estremo rispetto per questo animale, che vive la sua vita in ampi spazi aperti in branco di simili, che non viene abbattuto prima di 30 mesi e, soprattutto, senza alcuno stress”.

L’allevamento gode infatti del supporto di un gestionale all’avanguardia che assicura riparo e nutrimento agli animali senza l’intervento umano. I bisonti si cibano in larga parte delle erbe spontanee dei prati. L’abbattimento avviene in loco, in uno spazio riservato ai margini dell’allevamento: un accorgimento che evita all’animale la tensione del viaggio al mattatoio. E non viene macellato mai più di un bisonte a settimana. “Qui – assicura Gatti - rispettiamo 5 principi cardine: un bovino felice, l’assenza della presenza umana, vita allo stato brado, alimentazione naturale e vita in simbiosi con altri animali che ne garantiscono il benessere”.

E da oggi la carne a marchio “GM” è disponibile in una confezione Skin che ne preserva intatte le caratteristiche organolettiche in tutti i punti vendita Coop Centro Italia.

“Abbiamo deciso di scegliere Coop - spiega Gatti - perché rappresenta il player più importate del territorio dal punto di vista della qualità delle carni, con una distribuzione capillare sui territori di Umbria, Toscana, Abruzzo e Lazio”.

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