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Miele di qualità ma con produzione limitata: ecco il bando per rilanciare l'apicoltura

L'assessore Cecchini: "L’apicoltura svolge, infatti, un importante ruolo di controllo, tutela e protezione della biodiversità e della qualità ambientale e favorisce l’agricoltura compatibile con il rispetto dell’ambiente"

L'apicoltura umbra al centro di una operazione politica di rilancio del settore. L'assessore regionale all'agricoltura Fernanda Cecchini ha presentato un un pacchetto di interventi a sostegno dell’innovazione del settore e del ripopolamento del patrimonio apicolo. Per questo sono stanti stanziati 146mila euro, con un lieve di cui potranno beneficiare apicoltori singoli o associati e società cooperative. E nei prossimi giorni sarà pubblicato un bando per accedere ai fondi. 

“La Regione – rileva l’assessore – segue e sostiene con attenzione lo sviluppo di un settore che riveste particolare importanza per l’agricoltura umbra e ha un valore non solo economico, favorito dalla riconosciuta qualità dei mieli umbri, ma anche sotto l’aspetto ambientale. L’apicoltura svolge, infatti, un importante ruolo di controllo, tutela e protezione della biodiversità e della qualità ambientale e favorisce l’agricoltura compatibile con il rispetto dell’ambiente e la conservazione degli ecosistemi naturali”.

In Umbria sono circa 1300 gli apicoltori, con poco meno di 32mila alveari, per una produzione annua lorda di miele fra i 3 e i 4 milioni di euro. Sono quattro le tipologie di interventi in cui si articola il programma per il 2016: assistenza tecnica e presidi sanitari, acquisto di arnie antivarroa o di fondi a rete per la modifica di arnie esistenti, acquisto di attrezzature per l’esercizio del nomadismo e misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apicolo comunitario.

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