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Ludopatia, la Regione aumenta le tasse ai bar e locali con video slot; Irap più leggera a chi le toglie

Più tasse per i locali commerciali che vorranno mantenere o incrementare apparecchi da gioco (video slot, video-poker e scommesse sportive virtuali) in tutto il territorio regionale. Mentre per coloro che decidono di liberarsi dal gioco d'azzardo elettronico scenderanno le tasse. La decisione è stata presa dalla regione dell'Umbria che si sta battendo da tempo contro gli eccessi che poi stanno alla base della ludopatia, malattia da gioco che ogni hanno distrugge migliaia di giocatori e le loro famiglie. Aggravi e sgravi fiscali si giocano tutti sull'applicazione dell’Imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per i locali liberi.

La Giunta regionale ha infatti stabilito che, per il periodo dall’ 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2019, l’aliquota Irap sia ridotta dello 0,92 per cento per le attività commerciali che eliminano le slot machine, mentre è previsto un aggravio sempre dello 0,92 per cento per quei locali in cui risultino installate.

"L’iniziativa – ha spiegato l'assessore alla Salute, Coesione sociale e Welfare Barberini – è in attuazione della legge regionale per la prevenzione e la lotta della dipendenza da gioco d’azzardo patologico (LR 21/2014) e l’obiettivo è quello di dare ulteriore impulso alle azioni di contrasto verso un fenomeno sempre più diffuso e trasversale, che in Umbria interessa oltre 10mila persone, il 5,6 per cento della popolazione fra i 15 e i 74 anni". Nel 2016 gli umbri hanno speso circa 1.099 milioni di euro nei giochi autorizzati dai Monopoli, di cui il 67 per cento per apparecchi elettronici e slot machine.

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