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Economia

Alloggi Ater, Vinti a parlamentari umbri: "Sostenere cancellazione Imu"

L'appello di Vinti ai parlamentari umbri: sostenere la cancellazione della quota imu destinata allo stato sugli alloggi ater, comunali e cooperative a proprietà indivisa

Stefano Vinti, assessore regionale alle politiche abitative rivolge un appello ai parlamentari umbri affinchè si sostenga la battaglia per la cancellazione della quota Imu allo stato sugli alloggi Ater, su quelli del Comune e delle cooperative a proprietà indivise: "Il relatore al decreto legge sulle semplificazioni fiscali, ha annunciato la presentazione di un emendamento, che prevede la cancellazione della quota IMU destinata allo Stato sugli alloggi Ater, su quelli di proprietà comunale e delle cooperative a proprietà indivisa. Sarebbe un risultato positivo, frutto anche delle pressioni esercitate dalla Regione dell’Umbria, oltre che dagli Ater regionali dai comuni e dai sindacati degli inquilini”, commenta Vinti.

L'assessore punta sul fatto che l'Italia è uno di quei paesi europei che non prevede fondi per l'edilizia residenziale pubblica: "Il nostro paese è già uno dei pochi che non prevede finanziamenti all’edilizia residenziale pubblica. Con il governo Monti si rischia il paradosso che sia il comparto dell’edilizia residenziale pubblica a dover finanziare lo Stato, attraverso l’Imu, continua Vinti. La situazione, se non modificata, rischiava di diventare insostenibile, perché avrebbe costretto l’Ater ad intervenire sugli affitti. L’eventuale sollievo dell’IMU sulle case Ater non modifica comunque il giudizio negativo sulle politiche del governo Monti, che, in piena continuità con quello precedente, non prevede nessun finanziamento per l’edilizia residenziale pubblica e conferma l’azzeramento del fondo per il contributo all’affitto”.

“Nell’IMU-sottolinea Vinti- non è previsto alcun elemento di progressività in base al reddito, al numero e al valore delle abitazioni possedute. Per i comuni non è possibile fare interventi mirati a favore degli accordi territoriali, con la cedolare secca (un regalo alla rendita immobiliare) e l’IMU si azzera il canale del canone concordato. La crisi economica che taglia il potere di acquisto dei salari, degli stipendi e delle pensioni, l’alto livello degli affitti privati, l’aumento degli sfratti per morosità, conclude l’assessore, richiedono un’altra politica fondata sul rilancio dell’edilizia residenziale pubblica”.
 

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