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Ad Agriumbria arrivano i bovini della migliore tradizione italiana

All'edizione 2021 verrà presentata una vetrina qualificata delle razze bovine autoctone italiane Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica

Anabic ed Agriumbria confermano il binomio indissolubile di valorizzazione delle razze bovine autoctone italiane Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica.

Con il ritorno di Agriumbria, dopo il periodo buio provocato dalla pandemia da Covid che speriamo di lasciare presto alle spalle, la zootecnia ed in particolare quella da carne, torna protagonista. Quale migliore occasione per celebrare i sessant’anni di Anabic, la storica Associazione che riunisce tutti gli allevatori delle razze bovine italiane autoctone, che rappresentano la massima espressione della Zootecnia Sostenibile.

Il lavoro di miglioramento genetico compiuto in questi anni da Anabic è stato notevole ed ha favorito una grande crescita della qualità delle cinque razze e della professionalità degli allevatori facendo diventare l’Associazione una delle organizzazioni più radicate e sentite nel mondo della zootecnia. Basta dare un'occhiata ai numeri. Gli allevamenti associati all’Anabic sono oltre 5.100 con circa 157.000 capi iscritti al Libro Genealogico. La razza più rappresentata è la Marchigiana con oltre 2.000 allevamenti e 51.000 capi. Seguono la Chianina con circa 1.500 allevamenti e 46.000 capi, la Podolica con circa 1.000 allevamenti e 37.000 capi, la Romagnola con 350 allevamenti e 11.500 capi e la Maremmana con 250 allevamenti e 12.000 capi iscritti. Gli animali sono allevati per il 95% in collina e montagna e per il 60% al pascolo.

Ad Agriumbria 2021 verrà presentata una vetrina qualificata di questo patrimonio inestimabile, non solo dal punto di vista tecnico-economico ma anche e soprattutto dal punto di vista ambientale e sociale perché i nostri allevamenti sono distribuiti soprattutto nelle aree montane e più svantaggiate del Paese e contribuiscono in modo fondamentale a mantenere in condizioni idonee i pascoli ed i terreni coltivati di tali zone, salvaguardandoli da dissesti ed incendi. Ad Agriumbria sarà presente “uno spaccato” di questo mondo con la presenza di circa 30 esemplari tra tori, vitelli, manze e vacche, delle razze Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana e Podolica, tipiche del Centro e del Sud Italia.

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