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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Agenzia Forestale, sindacati preoccupati: "Serve un confronto con la Regione"

Ad allarmare i rappresentanti dei lavoratori la prospettiva di una riorganizzazione dell'ente

Lo spettro di "una riorganizzazione con l'unico obiettivo di realizzare forti risparmi economici" ha messo in allarme i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, preoccupati in merito alla situazione di Afor Umbria, l'lAgenzia forestale regionale. 

"A luglio - raccontano Gianluca Menichini, Dario Bruschi e Mirko Ghiandoni, in rappresentanza delle tre organizzazioni dei lavoratori - abbiamo avuto comunicazione ufficiale di un progetto di cambiamento, che ci avrebbe visti protagonisti con un coinvolgimento attivo da parte della Regione a partire da settembre, ma ad oggi non abbiamo avuto altre informazioni. Inoltre - proseguono i sindacalisti - dopo aver chiaramente espresso dubbi sulla revoca della precedente selezione per operai forestali a tempo determinato e sui principi ispiratori della nuova, siamo anche qui ancora in attesa degli sviluppi".

Da mesi Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil chiedono di poter discutere e chiarire l’inquadramento professionale e le mansioni dei dipendenti e sottolineano come l’amministrazione e le organizzazioni sindacali del pubblico impiego siano attualmente impegnate nella discussione sul nuovo modello organizzativo e nella definizione del nuovo organigramma, mentre "non si parla e non si ritengono importanti le decine di impiegate e impiegati forestali che sia nella sede centrale, sia nel sedi territoriali, svolgono lavori essenziali, come supporto ma anche e soprattutto in assoluta autonomia dagli stessi impiegati pubblici".

Altra situazione preoccupante, secondo Flai, Fai e Uila, è la “diatriba" Afor-Adisu. "Abbiamo la forte sensazione che si stia mettendo seriamente a rischio una convenzione più che ventennale tra Afor e Adisu - continuano Menichini, Bruschi e Ghiandoni - sulla gestione delle portinerie delle residenze per studenti universitari". Una convenzione invece che secondo loro è "necessaria per garantire occupazione a circa 60 dipendenti Afor; sempre impegnati, professionali e che hanno dimostrato disponibilità in tutti questi anni, non ultimo questo 2020, attraversato da mille ulteriori difficoltà, dovute al COVID-19”.

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