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Economia

Aeroporto Umbria, la Sase ora fa la voce grossa (minaccia querele) e parla di conti e futuro

"Come Sase ci riserviamo di tutelare per le vie legali ogni azione e speculazione che possa risultare in danno di immagine o mancati introiti economici". In attesa dei nuovi voli dopo quelli perduti o a rischio per decisioni prese da Ryanair (quest'ultima più possibilità nell'attivare nuove rotte) e da Alitalia, la società che gestisce l'aeroporto ha deciso di fare la voce grossa minacciando querele e richiesta di risarcimenti danni. I media dunque nel mirino dopo che la questione sopravvivenza dell'aeroporto è diventato un caso sia politico che economico a livello regionale.

I conti pubblicati e i sospetti di presunti buchi amministrativi hanno fatto prima scendere in campo la Regione (smentendo problemi di bilancio) e poi direttamente la Sase che ha ribadito che "a tutela dell'azienda, del lavoro del nostro personale e di quello degli altri operatori impegnati in aeroporto, degli investimenti dei sub-concessionari, dei partner e dei vettori presenti sullo scalo, va sottolineato che la diffusione di informazioni non corrette e di illazioni circa l’operatività del nostro aeroporto è comunque soggetta alla verifica da parte della autorità competenti". Lo scalo, scrive l'azienda, non è in alcun modo a rischio chiusura, che non esiste alcun “buco” multi-milionario nei loro bilanci, che i conti degli 
ultimi tre esercizi evidenziano un dimezzamento delle perdite. Infine: il traffico passeggeri ha visto una crescita dal 2010 al 2015 del 140%. Tradotto in numeri: è passato da 113mila a 275mila passeggeri all'anno.

E il futuro? Le rotte nuove? Le trattative a che punto stanno? La Sase si dice tranquilla limitando a spiegare che "per il 2016, a seguito di decisioni di alcuni vettori operanti sullo scalo ed in gran parte derivate da logiche nazionali quali gli aumenti contestati della cosiddetta tassa comunale, SASE prevede in ogni caso che le attività comunque schedulate si attesteranno su adeguati livelli di traffico". Molti nodi dovranno essere ancora sciolti, ma l'aeroporto umbro dovrebbe reggere per poi programmare dal 2017 un nuovo balzo in avanti. Si spera.  
 

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