Numeri in risalita, ma il coronavirus continua a farsi sentire. Più di 22mila passeggeri in un mese per l'aeroporto dell'Umbria. Secondo il bilancio stilato dalla Sase, la società che gestisce il San Francesco d'Assisi, "a luglio sono transitati a Perugia 22.215 passeggeri contro i 10.542 di luglio dello scorso anno (+52,5%)".

Il dato di luglio, spiega ancora la nota, "è inferiore del 5,1% rispetto al 2019". I voli, prosegue la Sase, "sono stati 173 contro 151 di luglio 2020 (+12,7%) e contro i 146 (+15,6%) del 2019".

Il giorno record, per ora, è il 27 luglio "con 1733 passeggeri gestiti in un solo giorno".

Dall'aeroporto sottolineano che "i dati positivi sono attribuibili essenzialmente al buon successo delle destinazioni nazionali (Sicilia, Sardegna, Calabria) che hanno viaggiato con un ottimo riempimento dei posti disponibili, superiore all’ 85%. Meno brillanti sono stati i risultati dei voli internazionali come Londra, Bruxelles, Malta, Rotterdam e Tirana che hanno avuto riempimenti dei posti inferiori a quelli consueti per queste destinazioni, a causa delle perduranti difficoltà di movimento transnazionale delle persone dovute al Covid".

E ancora: "Anche il traffico di aviazione generale (aerotaxi, VIP e privati) ha registrato risultati positivi a luglio 2021". Lo scalo, aggiunge Sase, "prevede analoghi risultati positivi anche per il corrente mese di agosto".

Infine, la previsione: "I dati incoraggianti di luglio e quelli tendenziali di agosto 2021 testimoniano l’attrattività e la vitalità dello scalo umbro e lasciano ben sperare per una sostanziale ripresa post-Covid nel 2022, in particolare da quelle provenienze straniere che hanno un forte impatto sul Pil turistico regionale".