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Aeroporto, tutto bene ma serve una spinta in più: un milione di euro

Il San Francesco ha registrato buoni numeri negli ultimi dodici mesi, incrementando il traffico di passeggeri del 15% e abbassando le proprie perdite del 16%. Ma non basta, per gli obiettivi del Piano di sviluppo per il 2014 serve un milione di euro

L'aeroporto 'San Francesco' va bene, ma può e deve fare ancora di più. e proprio da questo presupposto che in audizione, il presidente della Sase Mario Fagotti, invitato dalla I Commissione consiliare presieduta da Massimiliano Capitani, ha riferito sulla situazione attuale dello scalo umbro.

"Un milione di euro. Questa la cifra che ancora necessiterebbe all’aeroporto 'San Francesco di Assisi' per consentirgli di compiere lo scatto finale e poter così raggiungere tutti gli obiettivi previsti nel proprio Piano di sviluppo entro il 2014". A fronte di queste necessità finanziarie, ci sono comunque risultati confortanti, come quelli raggiunti dallo scalo negli ultimi dodici mesi: il traffico di passeggeri è aumentato del 15% e perdite si sono abbassate del 16%.

Anche se lo scalo umbro sembra in crescita e presto sarà ufficialmente inserito negli aeroporti d'interesse nazionale, c'è bisogno di qualche iniziativa per dare un nuovo slancio al 'San Francesco'. Dall’inizio dell’anno sono transitati per lo scalo umbro, secondo i dati forni ti da Fagotti: 184.985 passeggeri, contro i 167.000 dello scorso anno (ovvero il 10% in più), risultando così essere l’unico aeroporto italiano a crescere. Per Fagotti il 2013 potrebbe chiudere con 200-230.000 presenze, facendo così registrare un +15%. "Confortante – ha poi aggiunto – l’interesse delle compagnie aeree, come pure il traffico legato ai charter estivi e il traffico religioso”.

Ma non sono solo luci. Tra le principali criticità evidenziate da più parti vi è la chiusura dello scalo su Milano che da solo presuppone un investimento di 300.000 euro l’anno. E poi, come detto, la necessità di trovare risorse esterne che consentano di aprire nuove tratte, completando così il Piano di sviluppo. Da qui l’appello di Fagotti all’intero sistema pubblico umbro: "Manca lo scatto finale - ha dichiarato - ogni ente dovrebbe inserire nei propri bilanci una posta legata all’aeroporto. Non credo che sia un’operazione impossibile, se si valuta bene il rapporto costi-benefici. Il pubblico dovrebbe fare il possibile per agevolare lo sviluppo del territorio che amministra".

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