Un amore nato all'improvviso. Una scintilla scoccata quasi per caso. Ma di quella passione ardente, peraltro non corrisposta, il protagonista di questa “storia” si è visto costretto ad affrontare un processo. Accusato di stalking e difeso dall'avvocato Eugenio Zaganelli, dovrà adesso spiegare al giudice il perché di quella marea di messaggi inviati (300 pagine trascritte) a una donna che neanche conosceva direttamente. Ma non solo, perché stando alla denuncia presentata dalla vittima, l'imputato avrebbe inoltre minacciato il marito di lei ed effettuato dei lunghi appostamenti davanti al luogo di lavoro.

Un amore così cieco da spingerlo a regalarle un anello di fidanzato, ovviamente recapitato in ufficio. Dai gesti gentili alle minacce. Lo stalker avrebbe infatti più volte scritto alla donna frasi del tipo: “Devi divorziare” oppure “Mi state facendo diventare cattivo”. Una follia nata senza motivo, perché come spiegato, i due non avevano mai avuto nessun rapporto diretto. Lei, sposata e con una figlia di sei anni, non avrebbe mai potuto immaginare che si potesse scatenare nelle mente di uno sconosciuto una tale reazione.

Adesso l'uomo ha deciso di essere giudicato con il rito abbreviato condizionato da una perizia psichiatrica. I trascorso dello stalker farebbero infatti presumere un “disturbo comportamentale”, dovuto a problemi psichici e fisici. Certo è che la donna prima di poter ritrovare un po' di pace si è vista costretta a denunciare l'uomo per ben 15 volte.