Maltrattamenti in famiglia, condannato marito manesco: pena sospesa solo se segue un corso antiviolenza
Il giudice ha inflitto una pena di 1 anno e mezzo, ma se l'uomo non vuole finire in carcere dovrà rivolgersi a un centro per uomini maltrattanti
Condanna con pena sospesa, ma solo a condizione che l’imputato intraprenda un percorso presso un centro per uomini maltrattanti.
È quanto ha stabilito il giudice nella sentenza a carico di un uomo, un 33enne albanese difeso dall’avvocato Andrea Castori, accusato di numerosi episodi di maltrattamenti in famiglia.
L’uomo è stato condannato a 1 anno e mezzo di reclusione, con pena sospesa, per aver sniffato cocaina da un piattino di plastica della cucina-gioco della figlia, ma anche per aver colpito la moglie per farsi consegnare 200 euro, da utilizzare per l’acquisto della droga.
La condanna è stata pronunciata in continuazione con quella di un altro procedimento per diversi episodi di stalking nei confronti della moglie con oltre 300 messaggi e 65 telefonate con minacce del tipo: “Ti ammazzo, ti brucio, do fuoco a te e a tutti”. Oppure per aver sferrato calci e pugni alla porta della donna, minacciando di sterminare tutta la famiglia di lei.
La donna si è costituita parte civile tramite l’avvocato Sara Pasquino e ha ottenuto una provvisionale di 5.000 euro come risarcimento dei danni.