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Cronaca

L'inferno in casa. Violentata dall'ex e picchiata per non aver comprato il vino: "Ti butto di sotto"

L'uomo è ora imputato di maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale. La ex compagna si costituirà parte civile nel processo con l'avvocato Paola Pasinato. Il pm: "Regime di vita vessatorio, mortificante e insostenibile"

Violentata dal compagno e picchiata per non aver comprato il vino. Sembra un racconto dell’orrore, eppure è l’amara storia di una quotidianità fatta di violenze e sopraffazione, che ogni giorno riempiono i trafiletti di cronaca dei giornali e le aule di giustizia dei  tribunali.

A tre giorni dalla giornata internazionale che celebra la violenza contro le donne, ecco che un altro, (l’ennesimo) processo per maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale è approdato alla prima udienza dinanzi al giudice dove la donna, che sarebbe stata picchiata e costretta a rapporti sessuali contro la sua volontà dal suo ormai ex compagno, si sarebbe dovuta costituire parte civile con l'avvocato Paola Pasinato. Ma a causa di un difetto di notifica, il procedimento è stato rinviato al prossimo 7 febbraio 2018. 

Secondo l'impianto accusatorio formulato dal pubblico ministero Michele Adragna, l'imputato avrebbe maltrattato la compagna e convivente con reiterate condotte di violenza, offese e umiliazioni tali da infliggerle "continue sofferenze fisiche e morali" ed imponendole "un regime vessatorio, mortificante e insostenibile". Le condotte aggressive dell'uomo sarebbero iniziate già nel lontano 2012, dove - in occasione di un litigio - l'avrebbe colpita al volto con uno schiaffo e con due testate nella fronte. Ma l'escalation di violenza sarebbe sfociato in lesioni ben più serie, come quelle refertate alla donna nell'agosto del 2013. Sempre colpendola con una testata le avrebbe cagionato traumi ai denti e alla mascella con una prognosi di dieci giorni. 

In un'altra occasione, a seguito di un litigio insorto perchè la donna non avrebbe provveduto a comprare il vino, l'imputato l'avrebbe aggredita nuovamente, colpendola al volto e provocandole una contusione allo zigomo. La situazione sarebbe poi degenerata neglio anni a causa dell'alcol, che il compagno avrebbe assunto in dosi massicce tanto da rientrare a casa a notte inoltrata e pretendendo, con violenza e minaccia, rapporti sessuali. Fino all'ultimo, brutale episodio di violenza sessuale. Che risale al 2016. Sotto l'effetto dell'alcol, mediante percosse e sotto la minaccia che "l'avrebbe buttata di sotto" e costretta a subire un rapporto completo. "Con l'aggravante - scrive il pm - di aver commesso il reato nei confronti di una persona alla quale è stato legato da relazione affettiva di convivenza". 

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