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Cronaca

Botte alla compagna e poi calci, pugni e testate ai poliziotti: in carcere 39enne pregiudicato

Gli agenti giunti sul posto dopo la segnalazione di una violenta lite in un'abitazione alla periferia di Perugia: l'uomo, che era ai domiciliari, era stato lasciato dalla donna

Botte alla compagna che ha deciso di lasciarlo e poi calci, pugni e testate ai poliziotti chiamati dai vicini spaventati dalla lite. Costerà cara la giornata di follia a un 39enne albanese con numerosi precedenti per stupefacenti, maltrattamenti in famiglia, evasione e resistenza a Pubblico Ufficiale e che era già sottoposto agli arresti domiciliari.

Il fatto è avvenuto in una zona periferica di Perugia, dove in seguito a una segnalazione è stato inviato il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Sentite dalla strada le grida che provenivano da un'abitazione, gli agenti hanno raggiunto la porta di ingresso e dopo svariati tentativi senza risposta alla fine si è presentata al loro cospetto una giovane donna in lacrime e in evidente stato di agitazione, con ematomi al volto e lividi sulle braccia.

Alla richiesta di spiegazioni la donna, una 31enne ucraina, ha raccontato di aver litigato con il proprio compagno al quale aveva comunicato l’intenzione di interrompere il rapporto per andare a vivere da una propria amica, scatenandone la reazione. A quel punto la donna è uscita di casa con l'intento di andare in Questura per sporgere denuncia ma dal piano superiore dell'abitazione è comparso l'uomo che, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha ricominciato a urlare contro la donna terrorizzata.

I poliziotti hanno provato allora a riportarlo alla calma ma sono stati a loro volta ferocemente aggrediti con pugni, calci e testate. Con l’intervento di un’ulteriore volante l’uomo alla fine è stato tratto in arresto e accompagnato in Questura dove ha però continuato ad assumere un atteggiamento violento, minacciando di morte gli agenti e tantando di colpire chiunque si trovasse a tiro come, fatto anche durante il viaggio in auto tanto da costringere gli agenti a richiedere un intervento dei sanitari del 118.

L’approfondimento dei controlli ha fatto poi emergere i precedenti dell’uomo, per cui il giudice ha infine disposto l’arresto per i reati di lesioni, violenza, resistenza, minacce gravi a Pubblico Ufficiale ed evasione, convalidato poi nel rito direttissimo della mattinata di oggi (lunedì 28 giugno) con l’applicazione della misura cautelare in carcere.

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