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Cronaca

In onore di san Costanzo inaugurato il "Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza"

Si è tenuta ieri, 29 gennaio, l'inaugurazione del "Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza". A prenderne parte il cardinale monsignore Gualtiero Bassetti e il sindaco Wladimiro Boccali

Appare accogliente e caldo. Colori vivaci sembrano trasmettere serenità e speranza.  È il il “Villaggio della Carità-Sorella Provvidenza” inaugurato ieri, 29 gennaio, in occasione di san Costanzo, patrono della città. All’inaugurazione della nuova struttura, realizzata nel complesso che i Franti Minori Cappuccini dell’Umbria hanno dato in comodato d’uso gratuito alla Caritas diocesana, ha preso parte l’arcivescovo Gualtiero Bassetti,  il sindaco Wladimiro Boccali, il ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini padre Celestino Di Nardo, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Carlo Colaiacovo e il direttore della Caritas diocesana Daniela Monni. Ma soprattutto c’erano numerosi volontari ed operatori delle Caritas parrocchiali e centinaia di cittadini.

“Oggi la nostra Chiesa diocesana – ha affermato mons. Bassetti – inaugura una nuova fucina della sua carità e non possiamo dimenticare l’origine della sua fede fondata sulla testimonianza della carità dei suoi santi martiri, Costanzo ed Ercolano, che, con il sacrificio estremo della loro vita per l’annuncio del Vangelo, fecero sprigionare un «fuoco di amore» verso il prossimo bisognoso che dura fino a noi attraverso non poche opere rivolte a persone in difficoltà, disagiate, emarginate e sole. Sono gli “scarti della società” per quali Papa Francesco esorta tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà a non far mancare a loro la propria attenzione e vicinanza con la preghiera e con gesti concreti di condivisione e solidarietà”.

Il sindaco Boccali ha parlato, invece, di “uno straordinario regalo che fate alla città di Perugia» rivolgendosi ai volontari e operatori Caritas, diversi dei quali, ha detto il primo cittadino, «incontro periodicamente in un lavoro per portare insieme a sistema i nostri servizi rivolti al prossimo. Le difficoltà amministrative cozzano un po’ con le necessità delle persone. Occorre una legislazione più snella, meno burocratica per poter intervenire più celermente e dove non può farlo il Comune c’è la presenza della Caritas”.

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