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Cronaca

Vigili del Fuoco dell'Umbria senza mezzi e benzina: "Siamo ormai al collasso"

Mancano fondi per le manutenzioni e persino per le bollette delle varie caserme. Il servizio di sicurezza potrebbe essere a rischio. L'analisi della Cisal del segretario Vincenzo Filice

Organici ridotti all'osso, automezzi vetusti che hanno oltre 25 anni di attività, mancanza di soldi per manutenzione e carburante. Fornitori che vantano crediti per le seguenti morosità: riparazione dei mezzi, pulizia caserme, utenze Enel, bollette telefoniche, tasse rifiuti urbani, riscaldamento, acqua, affitti caserme a rischio pignoramento. Nasce così una polemica rovente, che vede protagonisti i Vigili del Fuoco di Perugia che per una volta non intendono gettare acqua sul fuoco. Questa è l'immagine - scrive Vincenzo Filice segretario regionale CISAL Vigili del Fuoco- che fotografa la situazione del comando provinciale di Perugia ma che riproduce benissimo la situazione esistente a livello nazionale.

I tagli lineari operati dal governo Monti - informa la CISAL - stanno mettendo a rischio i servizi forniti dallo stato ai cittadini e, tra questi, in particolare il soccorso e la sicurezza della popolazione che hanno subito una riduzione sui capitoli di spesa per oltre il 60% rispetto agli anni precedenti. Questi tagli stanno mettendo in ginocchio il parco automezzi, già vecchio e superato: delle 17 APS (Autopompa serbatoio) - in media due per ogni sede - 5 (ovvero il 30% ) - sono fuori servizio; di 4 Autoscale ben 2 ( il 50%) - sono fuori servizio. In tutta la provincia, ad oggi, sono ben 19 i mezzi fuori servizio per la cui manutenzione vi è già una situazione debitoria pregressa pari a 310mila euro. E' questa la situazione dei Vigili del Fuoco di Perugia che vogliono mettere a conoscenza tutta la popolazione della drammatica situazione in cui versa l'intera provincia.

"Protestiamo per dire a tutta la cittadinanza che se non possiamo fare un soccorso adeguato la colpa non è nostra ma del governo che continua a tagliare i fondi", denuncia Vincenzo FILICE, che aggiunge "siamo ormai al collasso". Dalla segreteria regionale CISAL VVF si leva una sirena d'allarme. Niente incendi in vista questa volta: è la sirena del disagio lamentato da molti operatori in servizio. "E' nostra convinzione che uno Stato che si rispetti debba fornire a tutti i cittadini servizi di soccorso e sicurezza degni di un paese civile, e che debba farlo con chiarezza ed onestà. In Italia, da molte legislature, soprattutto per quanto riguarda il corpo nazionale dei vigili del fuoco, si sta portando avanti un politica miope, che maltratta i lavoratori in tutti i modi possibili".

"All'ormai gravosa situazione di disagio che il personale operativo vive quotidianamente per le gravi e intollerabili carenze di organico - prosegue Vincenzo FILICE- si aggiunge oggi la mancanza di fondi per riparare gli automezzi e per acquistare il carburante che è sufficiente a garantire la funzionalità dei servizi ancora per poco tempo, dopodiché, se non interverranno novità, le ditte sospenderanno le forniture e avremo serie difficoltà nel garantire il soccorso alla popolazione". "E' bene, oltre che doveroso, coinvolgere l'opinione pubblica, ma in particolare la classe politica - conclude il dirigente sindacale - poiché questa situazione mette a repentaglio la sicurezza di tutti i cittadini". 

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