Vicini da incubo: danneggiano auto, fiori e bucato... pur di cacciarvi via
Protagonisti della vicenda madre e figlio, accusati di stalking e rinviati a giudizio per avere danneggiato auto, piante e persino i vestiti dei poveri vicini
Non sempre i rapporti tra vicini sono idilliaci, anzi può succedere a volte che si scatenino delle vere e proprie guerre come in questo caso. Protagonisti della vicenda madre e figlio, accusati di stalking e rinviati a giudizio per avere danneggiato auto, piante e persino i vestiti dei poveri vicini.
Come si legge nel capo d'imputazione i due, difesi dagli avvocati, Giovanni Picuti e Licia Lucaccioni, avrebbero “posto in essere reiterate condotte persecutorie nei confronti degli inquilini occupanti l’appartamento posto al piano superiore del medesimo condominio, proferendo giornalmente nei loro confronti ingiurie e minacce, danneggiando piante ornamentali, panni e le carrozzerie delle auto delle stesse oltre a beni del condominio, divenuti bersagli di veri e propri atti vandalici perpetrati anche con l’uso di bastoni ed altri strumenti, aggredendole verbalmente con improvvisi e immotivati scatti d’ira”.
Ma l'accesa vicenda non finisce qui dato che, come si legge sempre nel capo d'imputazione, avrebbero inoltre aggredito fisicamente anche i vicini di casa tanto detestati. In alcuni casi specifici i due imputati sarebbero arrivati al punto di controllare assiduamente i movimenti “con una assidua e petulante attività di vigilanza dalla loro abitazione, in modo da impedire loro di svolgere serenamente le proprie attività quotidiane e indurle ad alterare le proprie abitudini di vita per evitare incontri con lo stesso”. Le vittime, adesso trasferitesi altrove, si sono costituite parti civili.