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Cronaca

Il vicesindaco pediatra che fa i tamponi di domenica a Mugnano. Ma si polemizza anche su questo...

Fraintesa la lodevole iniziativa che ha voluto pacificare la situazione "calda" nella frazione di Mugnano, parla la pediatra Soldani: "Più proposte del genere"

Ha destato inutili polemiche la lodevole iniziativa intrapresa da due pediatri della USL1 perugina, di cui uno è anche vice sindaco di Perugia e assessore alla scuola, ovvero il dottor Gianluca Tuteri.

Come riportato da Ansa, nella giornata di domenica 1 Novembre, il medico perugino si è recato volontariamente e gratuitamente assieme a una collega, la dottoressa Claudia Soldani, a effettuare una serie di test rapidi per la ricerca del Covid-1 sugli 80 bambini frequntanti la scuola primaria della frazione perugina di Mugnano.

Nei giorni precedenti, infatti, i genitori dei piccoli studenti si erano molto allarmati a causa del verificarsi di diversi casi di contagio all'interno della scuola (dal 17 ottobre su 107 studenti sono risultati positivi 19 bambini, sei insegnanti e un operatore scolastico; contagiati anche 8 familiari). Naturalmente la scuola si era premurata di sanificare gli ambienti e adottare quanto predisposto dalla legge in norme di contenimento del contagio, ma la situazione anche sociale a Mognano era diventata davvero "rovente", con i genitori che si rifiutavano di far tornare a scuola i bambini perché non si sentivano sicuri.

"Sono stata invitata dal collega a dedicare due ore della mia domenica a questa iniziativa - spiega la dottoressa Soldani - nell'ottica di allentare la tensione tra i cittadini di Mugnano e anche di garantire il diritto allo studio dei piccoli scolari. D'accordo con la prof. Mencacci, direttrice del laboratorio di microbiologia, abbiamo ottenuto 80 test antigentici rapidi ad alta sensibilità, che abbiamo effettuato in modalità drive-in, grazie anche alla collaborazione dei genitori, che hanno predisposto il gazebo e il percorso con entrata e uscita separate. In questo modo abbiamo ottenuto il risultato innanzitutto di tranquillizzare la popolazione, ristabilendo un clima di fiducia verso le istituzioni, e poi abbiamo verificato velocemente i reali casi di contagio".

Qualcuno, come scrivevamo in apertura, ha sollevato polemiche (sempre sui social) contro l'iniziativa dei due pediatri perugini, accusandoli di varie cose tra cui quella di aver preso dei rischi e di aver strumentalizzato la faccenda per fini politici.

"Penso sia importante - sottolinea la dottoressa Soldani - in questo momento evitare polemiche, proporre iniziative dai vari territori e soprattutto isolare gli asintomatici. Iniziative come questa possono aiutare il sistema di prevenzione senza sovraccaricarlo, quindi ben vengano, da chiunque le propone. Per quanto riguarda i rischi, veramente è molto più rischioso per noi medici visitare un paziente sintomatico, piuttosto che effettuare i tamponi con tutte le precauzioni e i dispositivi del caso".

Ci auguriamo allora che iniziative di collaborazione e ascolto tra cittadini e istituzioni come questa non possano che aumentare in un momento così difficile, in cui fare gioco di squadra sarà certamente una delle chiavi per affrontare il futuro in salita che ci attende.

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