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Cronaca

Viaggio nell’Umbria nascosta: quel castello dai magistrati perugini nel 1377

Una mappatura ideale all'insegna di un percorso itinerante "fuori dal comune", per scoprire ciò che si nasconde nelle campagne e colline di Perugia. Itinerari rurali tra antichi ruderi e curiosità

La verde Umbria di Carducci, la verde terra di chiese, castelli e rintocchi, il verde sentiero di pace, sublime cantata, il verde e selvaggio cuore incastrato da fiumi e vallate senza tempo, racconto infinito di una storia che continua a far sentire il peso della sua esistenza. È mappa viva di un passato che l’ha plasmata, e la resa cartografia visibile di una regione terra di contado e di lotte, di supremazia e ribellione.
Per una memoria ancora da salvaguardare, non resta che un recupero scritto e documentato di tutti i suoi tesori nascosti, miscellanea di costruzioni antichissime, castelli andati alla rovina incastonati come perle tra le valli silenziose che proteggono ancora la storia dell’Umbria.

I tratti fluviali della regione, ed in particolare le valli del Tevere che circoscrivono il territorio, le colline prospicienti, il fiume, raccontano di particolari insediamenti feudali, che data la loro collocazione, risultavano avere una fortissima posizione di controllo e di potere su Perugia e in generale sulla regione.

Nel piccolo paesino di La Bruna, in provincia di Perugia, posto a 377 m. sul livello del mare, a est del Tevere, sopra un colle che favorisce la vista su un panorama mozzafiato, si affacciano strategicamente gli antichissimi resti del castello denominato Castiglion Ugolino, le cui mura rimaste, fanno presagire  un’imponente e magistrale struttura feudale.

Viaggio alla scoperta dell'Umbria: il castello distrutto dai perugini

La notizia più antica relativa al castello, appartenente al marchese Ugolino, risale al 1189 e riguarda l'atto di sottomissione del castello alla città di Perugia, rinnovato poi nell'anno seguente. Secondo il Pellini, nei suoi pressi, fu costruito un ponte che collegava il castello al Tevere,  distrutto poi nel XVIII secolo.

uno statuto del comune di Perugia dell’anno 1342 si legge “ordenamo che se faccia un ponte dal castello de Castiglion ugolino en giù lo ditto fiume del Tevere”. Nel 1282 era sotto la giurisdizione del contado di Porta Sant'Angelo e contava circa 325 abitanti. Anche Castiglion Ugolino, come altri castelli in quest'area, venne distrutto nel 1377, su ordine dei magistrati perugini che sospettavano una ribellione.

Infatti nel 1370 il nobile del castello Ludovico di Taddeo degli Armanni si ribellò a Perugia, che voleva sottometterlo, ma assediato dall’esercito cittadino fu costretto a cedere. Ne rimane un luogo magico e polveroso, usurpato dalla vegetazione vigorosa, un complesso di mura macchiate dal sangue delle lotte e della ribellione, che riposano in pace nell’eternità e nella quiete delle vallate dell’Umbria.

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