Il rilancio di via della Viola, non solo cinema e locali: ecco la vetrina dell'antropologo
Baronti ha realizzato uno studio in un ex negozio di parrucchiera. Naturalmente, lo ha riempito di libri, suoi e di altri, e ha pensato di proporre una vetrina sui generis
Via della Viola, l’antropologo ha fatto la vetrina… ma non vende niente. Il rilancio di via della Viola e dintorni non passa solo per la ristorazione, il cinema, i localini, i momenti di aggregazione artistica, ma pure per la cultura.
Ne fa fede la vetrina allestita da un noto antropologo dello Studium perusinum, il professor Giancarlo Baronti, autore di molte e qualificate pubblicazioni, e dunque notissimo nel mondo accademico. Baronti ha realizzato uno studio in un ex negozio di parrucchiera. Naturalmente, lo ha riempito di libri, suoi e di altri, e ha pensato di proporre una vetrina sui generis.
Ha messo insieme amuleti, “bucciotti”, figure di santi, lame da collezione: insomma, tutto quello che è legato ai suoi interessi professionali. Dice: “A breve realizzerò vetrine tematiche: sulla pena di morte, sulle tradizioni popolari, sul cibo. Metterò una scritta scorrevole programmabile sulla quale darò conto del tema e delle mie intenzioni”.
“Sarà – aggiunge – un modo per comunicare con chi passa, avviando un’interlocuzione propositiva”. Insomma: non solo cibo e bevande (che restano pur sempre un eccellente veicolo di rilancio della zona), ma anche arte e cultura. Dialogo, insomma. E umanità.