Scoperto covo-laboratorio: eroina purissima lavorata da zio e nipote
I controlli voluti dal Questore continuano a produrre grandi risultati: stavolta sono stati intercettati due etti di eroina e smantellata una organizzazione che riforniva gli spacciatori del centro storico. Due arresti
Il covo della droga stavolta era in via del Favarone: gestito da spacciatori tunisini che potevano contare su importanti rifornimenti di eroina. La Squadra Mobile e gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine “Umbria e Marche” hanno messo le mani su due etti di eroina purissima arrestando due pusher che sono stati intercettati in centro storico mentre si muovevano con una Passat intorno alle 23 del 5 marzo scorso.
E' stato necessario anche un inseguimento per fermare l'auto e scoprire il primo carico di droga che uno dei due trunisini aveva provato a lanciare lontano ma senza successo: 25 grammi di eroina. Altrettanti saltano fuori dalle tasche del giacchetto dell'altro compare.
Ma questo è solo l’inizio dell’operazione di ieri notte. Gli agenti si sono trasferiti direttamente nell'appartamento-covo in via del Favarone e qui trovano il laboratorio per dosi: 130 grammi di eroina purissima e circa 40 grammi di sostanza da “taglio”; inoltre, un vero e proprio arsenale di lavorazione con materiale per il confezionamento quali rotoli di cellophane, bilancini di precisione ed un frullatore.
ARRESTATI - I due tunisini SONO EBARI Hassib del 1970 e BEN SALEM Sameh del 1994, rispettivamente zio e nipote, impegnati nel traffico di “eroina” e “cocaina” nel centro storico perugino, e che annoverano diversi precedenti penali.EBARI che è residente a Roma, ha sulle spalle il divieto di dimora su Perugia. Entrambi sono stati accompagnati a Capanne, dove resteranno a disposizione del sostituto procuratore Angela Avila.