La moda dell'estate della criminalità: rubare griffe nei negozi e rivenderle all'Est
E' il terzo caso in pochi mesi. Le volanti hanno scoperto una nuova banda da poco arrivata dalla Romania per rubare - eludendo l'anti-taccheggio - abiti nei negozi per poi rivenderle con tanto di cartellino nei negozi di Romania e Bulgaria
Il furto di abiti, anche griffati, sta diventando uno dei nuovi business della criminalità dell'Est che ruba a Perugia per poi trasferire la merce in Spagna, Bulgaria e Romania. Il tutto poi finisce non solo sui banchi dei mercati rionali ma anche nei negozi più alla moda. Un ulteriore traccia di questo mercato - dopo la banda scoperta in via Cortonese pronta per il trasferimento in Spagna della refurtiva - è stata trovata dalle Volanti sempre nell'area dietro la stazione ferroviaria di Fontivegge.
Qui infatti gli agenti - dopo uno strano andirivieni di stranieri che facevano la spola tra un appartamento ed il parcheggio condominiale in cui era parcheggiata una vettura immatricolata in Bulgaria - hanno sequestrato in un appartamento due grossi trolley aperti con all’interno centinaia di capi d’abbigliamento molti dei quali con la placca anti-taccheggio ancora apposta e la presenza di tre borse schermate con la carta stagnola usualmente adoperate per eludere i controlli antifurto alle barriere dei negozi. Il kit perfetto per lo scasso indolore dei negozi perugini presi di mira dalla banda che era arrivata da soli 5 giorni a Perugia dopo un viaggio dalla Romania. Qui ad attenderli ed ospitarli c'era una connazione che aveva affittato un appartamento.
La denuncia più pesante che conseguente arresto è toccata a B. C. , 18enne senza fissa dimora, senza attività lavorativa, in Italia da cinque giorni, che è stato sottoposto a fermo di indiziato per ricettazione. Sono in corso altre indagini.
