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Cronaca Gubbio

Variante di Gubbio, troppi incidenti mortali: l'Anas apre all'autovelox

La richiesta del sindaco è stata ascoltata. La società: "Non decidiamo noi, ma siamo favorevoli: subito un tavolo con la Prefettura per installarli"

L’autovelox lungo la variante di Gubbio? Si può fare. L’apertura arriva direttamente da Anas. Il sindaco Stirati aveva avanzato la richiesta di un controllo della velocità all’indomani del tragico frontale che ha ucciso un 30enne e ferito gravemente 4 persone.

“Il problema della sicurezza di questa strada –aveva spiegato il sindaco –  legato purtroppo a  frequenti incidenti spesso con tragiche conseguenze,  è sempre stato posto con forza all’attenzione di Anas”. 

Gubbio, incidente mortale lungo la variante: il drammatico impatto

E ancora: “Torniamo a ripetere che la strada presenta una situazione di elevata pericolosità causata dalla velocità dei veicoli che vi transitano. Il tasso di incidentalità riscontrato risulta molto alto e i sinistri verificatisi sul percorso della SS 219 hanno dato molto spesso esito nefasto, sia in termini di lesioni gravi che, purtroppo, di decessi”. 

Nell’ultimo decennio, spiega il sindaco, “lungo la SS 219, tratto “in variante”, in 71 incidenti rilevati ci sono stati 9 morti e 83 feriti, 4 dei quali, al momento in cui scriviamo questa nota, versano in condizioni gravissime, a seguito del drammatico incidente di due giorni fa. Lungo il vecchio tracciato, tra il Km 27 ed il Km 43, si sono verificati 62 incidenti con 41 feriti.  E’ tra il km 7 ed il Km 19 che si concentrano gli episodi più drammatici, con 6 decessi avvenuti in quel tratto.  Le dinamiche rilevate hanno sempre evidenziato la velocità tra le cause principali degli eventi e, soprattutto, come cagione della gravità delle lesioni riportate dai coinvolti. L’urgenza delle richiesta di apporre lungo la SS 219 di Gubbio e Pian d’Assino dei dispositivi fissi per il rilevamento della velocità, si è fatta oggi ancora più forte”.

Solo nel 2017, sottolinea il sindaco di Gubbio, “quattro morti. E quattro persone a tutt’oggi in pericolo di vita. Che altro occorre aspettare per dimostrare che quanto richiesto corrisponde ad un bisogno urgente e reale? A questa Amministrazione sta a cuore la sicurezza dei cittadini ed allo stesso modo, immaginiamo, anche Anas vorrà collaborare a perseguire questo intento comune”.

E così è stato. Anas risponde e  ribadisce con una nota “la propria totale disponibilità a consentire ed agevolare l’installazione di dispositivi per il controllo elettronico della velocità, come da sempre confermato in più occasioni, al fine di disincentivare e sanzionare le condotte di guida che causano pregiudizi e pericoli per la circolazione”.

L’operazione, prosegue la nota, “la cui necessità ed urgenza è pienamente condivisa da Anas, deve essere necessariamente condotta nel rispetto delle competenze istituzionali e delle norme vigenti. Come noto, Anas non gestisce autovelox. L’attività di controllo e sanzione delle infrazioni al Codice della Strada è svolta dalle Forze dell’Ordine in coordinamento con la Prefettura competente. Inoltre, l’apposita Direttiva del Ministero dell’Interno del 14/08/2009 prevede che le postazioni fisse per il controllo elettronico della velocità debbano essere installate nei tratti espressamente individuati dalla Prefettura sulla base dei rilievi eseguiti dalla Polizia Stradale”.

Per questi motivi Anas “ha richiesto alla Prefettura di Perugia l’attivazione urgente di un tavolo tecnico con la partecipazione del Comune di Gubbio e delle Forze dell’Ordine al fine di individuare le soluzioni più opportune e favorire l’installazione in tempi brevi dei dispositivi che si riterranno utili”.

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