L'Umbria senza mare diventa lo stesso un porto per gli "scafisti": gettati nei campi 15 profughi
La scoperta è stata fatta dai Carabinieri la notte scorsa quando sono stati trovati nascosti nei campi di Valfabbrica 15 clandestini provenienti dalla Siria e dell'Iraq scaricati dai trafficanti. Il loro viaggio occulatati tra le merci
L'Umbria non ha il mare. Non ha coste. Non può accogliere i natanti del mercato dei clandestini. Eppure da ieri sera entra di diritto nella lista dei "porti" dove i trafficanti di esseri umani scaricano i loro passeggeri in alcuni campi della provincia. Il tutto tramite camion dove le persone sarebbero occultate tra le merci. La scoperta è stata fatta dai carabinieri del Comando Provinciale e quelli di Valfabbrica che ieri notte - 25 settembre - hanno rintracciato 15 stranieri clandestini tutti provenienti - a quanto sembrerebbe - da zone di guerra come la Siria e l'Iraq. Quanto sembra arrivavano dal Nord del Paese dopo aver superato clandestinamente i confini nazionali. Erano diretti a Roma ma per motivi ancora da chiarire sono stati scaricati nella campagna di Valfabbrica.
Gli stranieri sono stati prontamente soccorsi e rifocillati è trasferiti al Centro di Prima Accoglienza della Caritas di Santa Maria degli Angeli e al Servizio di Pronto Intervento Sociale del Comune di Perugia. Nella mattinata odierna saranno accompagnati presso la Questura di Perugia per l'identificazione e le domande dell'Ufficio Immigrazione. Sono in corso le attività di indagine da parte dei Carabinieri di Assisi per cercare di ricostruire nel dettaglio la delicata vicenda.