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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fondazione anti usura più snella: aiuti più veloci alle aziende e persone in difficoltà

Il presidente Fausto Cardella e la governatrice Donatella Tesei hanno presentato le modifiche statutarie e i nuovi protocolli con le agenzie regionali a sostegno delle imprese

L’Umbria ha un indice di permeabilità all'usura medio basso, ma con una profonda diversità tra la provincia di Perugia con un input di 35,79, sotto la media nazionale di 44,02, e la provincia di Terni che si colloca su 47,72. La regione si colloca al di sopra del valore nazionale di 232 persone con 272 e ancora una volta la provincia di Perugia è leggermente avvantaggiata rispetto alla provincia di Terni.

L’usuraio oggi spesso si nasconde dietro un abito blu e una posizione rispettabile, quindi è più difficile riconoscerlo – ha proseguito il presidente - Ci sono tre tipologie di usura: quelle delle associazioni criminali tipo mafia, camorra e ndrangheta, c’è l’usura di quartiere e l’usuraio della porta o della regione accanto, ma c’è anche l’usura delle società finanziarie che chiedono interessi usurai e dai quali è più difficile difendersi. Questo tipo è in crescita specialmente oggi con gli effetti sull’economia dell’emergenza sanitaria. Attualmente però il reato, dopo la modifica del codice penale, punisce il tasso usuraio e lo stato di bisogno ora è un’aggravante.

La Fondazione umbra contro l’usura, nata il 30 gennaio del 1996 a Perugia, ha come finalità quella di soccorrere e prestare assistenza, anche legale, alle vittime dell’usura e a coloro che, per le particolari condizioni in cui versano, possono cadere nella rete dell’usura, nonché di porre in essere ogni iniziativa idonea alla prevenzione del fenomeno, cercando al tempo di promuovere la cultura della legalità. Tra i suoi compiti sostegno ed aiuto alle vittime del reato di usura, supporto, anche atraverso fideiussioni, a persone e famiglie a rischio, rilascia garanzie alle banche per la concessione di finanziamenti a soggetti a rischio di usura, fornisce tutoraggio legale gratuito, a mezzo di propri esperti, promuove la cultura della legalità.

Il cambio di statuto della fondazione è stato approvato oggi nel corso dell’assemblea annuale , presieduta da Fausto Cardella già Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Perugia. Approvato anche il cambio di denominazione, in Fondazione Umbra per la Prevenzione dell’Usura ente terzo settore. Novità che si accompagneranno al cambio di sede ed a una maggiore snellezza operativa.

All’assemblea ha partecipato anche la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, essendo la Regione uno dei principali soci della Fondazione, e ha sottolineato come “in questo particolare momento storico si senta il bisogno che tutte le realtà regionali, le sue partecipate e gli enti che afferiscono alla Regione facciano squadra per mitigare gli effetti economici negativi della pandemia. Abbiamo già emesso numerosi bandi che vengono incontro anche alle esigenze di molte categorie di imprenditori. Con il passo compiuto oggi dalla Fondazione, con i vari accordi che stanno portando a termine con Gepafin, Cna, Ordine degli avvocati e Ordine dei Commercialisti, mettiamo nuovi importanti tassello nel prevenire il preoccupante fenomeno dell’usura e nello stare accanto a chi ha subito gli effetti della crisi”.

Le novità sono state illustrate dal presidente della Fondazione, Cardella: “Al cambio di forma giuridica – ha spiegato Fausto Cardella – che ci permetterà nel tempo di diventare un ente del terzo settore, si accompagnano delle novità operative e il cambio di sede che ci consentirà tra qualche mese di trasferirci, grazie alla Regione, nei più funzionali e prestigiosi uffici di Palazzo Ajò”.

I protocolli d’intesa con Gepafin, Cna e gli organismi che si occupano di sovra indebitamento dell’Ordine degli Avvocati e di quello dei Commercialisti servireanno per rendere più efficace e veloce l’intervento fideiussorio sui prestiti concessi dalle banche a favore di chi corre il rischio di cadere nella rete dell’usura. “Grazie all’eleggibilità delle nostre fideiussioni supportate da Gepafin e Cna, l’iter di erogazione diventerà più snello ed efficace e potremo anche ampliare la platea delle persone che potranno farvi ricorso - ha detto ancora Cardella - In questo momento molti piccoli e piccolissimi imprenditori, artigiani, professionisti e ristoratori, corrono infatti il rischio di incappare nelle spire dell’usura per delle crisi di liquidità che possono essere anche di minima entità”.

“Lo sforzo che stiamo mettendo in campo, grazie all’azione mirata della Fondazione – ha concluso la presidente Donatella Tesei – è quello di prevenire il fenomeno dell’usura, tamponando in modo tempestivo l’esigenza di liquidità delle aziende, che hanno sofferto per il blocco delle attività e che magari ora si trovano a dover fare investimenti, anche piccoli, per ripartire. Salvando il tessuto economico sano della nostra regione si pongono le basi per la ripresa economica”.

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