Perugia, usa la ricaricabile dell'amica per fare 89 acquisti online: assolto
L'imputato era accusato di indebito utilizzo della carta, ma lei gliela aveva già prestata un'altra volta
“Prestami la tua ricaricabile che devo fare dei pagamenti”, ma se la tiene e le svuota il conto, finendo sotto processo per indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.
L’imputato, un 25enne difeso dall’avvocato Ermes Farinazzo, è finito davanti al giudice del Tribunale penale di Perugia “perché utilizzava indebitamente la carta” intestata a un’amica, “della quale aveva avuto la disponibilità in precedenza e di cui aveva memorizzato i dati di accesso, per effettuare 89 operazioni di transazioni commerciali su internet per la somma complessiva di 2.825 euro.
Per reati contestati, avvenuti a Perugia tra l’11 marzo e il 25 aprile del 2020, l’imputato è stato assolto perché il fatto non sussiste.
Secondo la ricostruzione difensiva, infatti, i due erano fidanzati e ogni volta che l'imputato utilizzava la carta della ragazza, collegandosi con un'app tramite telefonino per completare l'acquisto, partiva una segnalazione al cellulare della giovane che doveva autorizzare tramite la app del suo conto corrente il pagamento. La parte offesa, quindi, doveva a sua volta inviare un codice autorizzativo, essendo così a conoscenza dell'operazione bancaria.
L'accusa aveva chiesto una condanna a 1 anno e 8 mesi, il giudice ha ritenuto la ricostruzione difensiva provata e assolto l'imputato, ravvisando più una questione civilistica tra i due, che nel frattempo si sono lasciati, che una di carattere penale.