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Cronaca

Nuove speranze, da cassaintegrati a pizzaioli: in 14 a caccia di sogni

Perdere un lavoro per poi cominciare nuovamente. In tutto 14 persone ricche di determinazione e voglia di ripartire dopo aver perso il lavoro ed essere entrati in cassa integrazione

C’è la storia di Simone, 37 anni, broker per sette anni, con una Laurea in Economia e Commercio, Master in Marketing Management a Stresa e un progetto ambizioso nel cassetto: aprire una pizzeria a Singapore. C’è quella di Francesco, Roberta, Yuri, Ivana, Donatella e Manuela, 30 anni di esperienza lavorativa nel settore grafico e poligrafico e la determinazione, oggi, di costituire una società cooperativa.

Ci sono Valeria ed Ermanno, compagni nella vita e nel lavoro, ragioniera lei, responsabile della sicurezza lui, prima nella stessa azienda, da dipendenti, ora con la volontà di reinventarsi imprenditori, in Italia o all’estero. Storie diverse, di cassaintegrati provenienti dai settori più disparati. Dall’edilizia, come Alberto, al sociale, come Giovanni. Percorsi di vita colpiti dalla ferocia della crisi, ma accomunati dalla volontà di non rassegnarsi allo stato delle cose. Il futuro, per tutti, è un attestato di qualifica di Pizzaiolo riconosciuto ai sensi della legge 845/78 e rilasciato dall’Università dei Sapori di Perugia dopo 170 ore di lezione.

Ieri, 16 ottobre, presso il Centro di formazione e cultura dell’Alimentazione di Perugia, la giornata conclusiva di questo percorso che ha guidato i 14 allievi alla scoperta dei segreti dell’arte bianca e delle tecniche della panetteria e dei prodotti da forno, coperto da voucher formativo individuale erogato dalla Provincia di Perugia. Un viaggio di sapore, concluso ieri con un ricco buffet benaugurale, coordinato dai docenti Luca e Alessio Antonucci. Un programma formativo ampio ed articolato, che passa dalla pizza al piatto alla pala, per arrivare a quella al taglio, non tralasciando la bromatologia degli ingredienti, il bilanciamento delle ricette, l’utilizzo di farine particolari e alternative l’impiego  di lieviti naturali e paste madri.

“L'Università dei Sapori – ha dichiarato la Presidente Anna Rita Fioroni – accoglie con particolare soddisfazione l’esito di questo positivo percorso formativo. Riteniamo possa essere un processo importante per diversi fattori, non solo per l’accrescimento di competenze e l’acquisizione di conoscenze tecniche specifiche, ma anche per la capacità di attivare un processo di solidarietà importante. Gli allievi cassaintegrati di questo corso hanno socializzato e sviluppato una motivazione comune che ha consentito loro di superare con più leggerezza un percorso di vita segnato da indubbie difficoltà. I meccanismi di solidarietà e  socialità, uniti alla loro propria determinazione, ha consentito loro di ipotizzare anche un percorso imprenditoriale, in Italia o all’estero”.

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