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Cronaca

Un matematico, una fisica e un filososo per discutere del Nulla, forse... del Tutto

Associazione "L'Una e l'Altra" di via Ulisse Rocchi. Un matematico, una fisica e un filosofo per parlare del libro &Zerologia& di Carlo Bartocci, Piero Martin e Andrea Tagliapietra (il Mulino)

Associazione “L’Una e l’Altra” di via Ulisse Rocchi. Un matematico, una fisica e un filosofo per parlare del libro &Zerologia& di Carlo Bartocci, Piero Martin e Andrea Tagliapietra (il Mulino). I relatori rispondono ai nomi di Alessandro Tancredi, Rita Serafini e monsignor Fausto Sciurpa.

Esordisce il librario Alberto Mori ricordando che Umberto Eco parlò di Cacopedia (“Cattiva educazione”)  e che il termine “zerologia” richiama il “calcolo logico basato sullo zero, ossia sul niente”. Ma il niente è niente o è qualcosa? Quesito vuoto o sensato?

Dello “zero” si sono occupati i tre autori (Bartocci, Martin, Tagliapietra), già compagni di liceo a Trieste, mettendo a confronto le rispettive discipline in cui sono competenti. Zero/Vuoto/Nulla: tre concetti che spaziano, appunto, dalla matematica, alla fisica, alla filosofia. Ma il sospetto del non-senso aleggia costante: eppure aiuta a vedere le cose. Forse lo zero è “il volto sorridente della nostra libertà”.

“Anche un neonato – dice il matematico Tancredi – percepisce la differenza tra il niente e l’uno o il due”. Che si tratti di capacità archetipiche e istintive? “Il vuoto – dice la fisica Serafini – è assoluto o semplice mancanza di oggetti, di aria, di materialità?”. Ma il vuoto assoluto non esiste, per sofisticati che siano i macchinari utili a realizzarlo, Saranno sempre milioni le invisibili particelle che trovano collocazione in un centimetro cubo.

Non è forse l’“horror vacui” che ci angoscia? Ma la nostra vita è “piena”… di che? “Devo parlare del nulla… e dunque taccio!”, apre scherzosamente don Fausto Sciurpa, filosofo e teologo. Salvo poi citare Heidegger e Bobbio, insieme a intellettuali e pensatori di ieri e di oggi.

Non sono un filosofo, ma, casomai, un “raccontastorie di cose filosofiche”, dice il priore dei canonici della cattedrale. Poi si concentra sulla ricerca di senso, della vita e della realtà. “Ma il Nulla confina col Tutto ed è forse immagine di Dio: eterno, immenso, indefinibile”.

Zerologia: la scienza di quel nonsenso che aiuta a vedere meglio le cose e che, in fondo, è un segreto alleato del senso. La discussione si fa così appassionante che Mori decide di riprendere il discorso con ciascuno dei singoli interlocutori, concedendo uno spazio adeguato alle loro riflessioni di cultura, scienza e umanità.

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