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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Pandemia, la curva dei contagi si stabilizza: Rt sotto l'1, meno spostamenti e la mappa comuni in via di miglioramento

Le analisi settimanali del Nucleo Epidemiologico regionale. Risultati migliori ma non basteranno per togliere la zona rossa. I grafici più rilevanti

Nell'ultimo periodo, dopo 12 giorni di zona rossa, e una proroga di almeno altri 7 giorni imminente, i grandi sacrifici imposti ai cittadini e lavoratori umbri sembrano produrre - ancora il dato è poco indicativo - dei risultati: diminuisce l'indice Rt che si attesta sotto la soglia dell'1% (0.98) e la curva dei contagi è in flessione dopo picchi allarmanti. E' l'inzio di un ridimensionamento importante della diffusione del virus?

Non è al momento possibile dirlo. Ma certamente diminuisce il divario tra le due province: Perugia scende a quota 332 positivi ogni 100mila abitanti (-12) e Terni si attesta a quota 82 (+10). Anche la cartina regionale, divisa per comuni, si è leggermente sbiadita in provincia di Perugia rispetto al rosso fuoco di una settimana fa. I comuni in via di miglioramento: sono Spoleto, Gubbio, Corciano, Deruta, Valfabbrica, parte dei piccoli comuni della Valnerina, Trevi e Montone. Ma c'è un blocco, come spiegato dal Nucleo Epidemiologico regionale, quello più popoloso dell'Umbria che resta rosso fuoco e continua ad inglobare aree importanti: tutto il perugino, Marsciano, gran parte dell'Altotevere, Foligno, Assisi, Bastia, l'area del sagrantino e il Trasimeno.

Peggiorano ed entrano in questa zona: Castiglione del Lago e Città della Pieve. I dati sulla mobilità in provincia di Perugia da quando è scattata la zona rossa confermano una diminuzione importante di spostamenti in direzione parchi, tempo libero praticamente la metà di quelle effettuati dai ternani che sono in fascia arancione.

La chiusura dei negozi, delle scuole, il ritorno allo smart-working (ma anche l'assenza di lavoro per molti artigiani e partite iva) ha determinato una diminuzione degli spostamenti del 20-30 per cento anche in direzione lavoro. Tutti dati che dimostrano una validità dei provvedimenti presi anche se molto attenuati dalla presenza e della forza di contagio delle varianti brasiliana e inglese che sono tre volte più contagiose del ceppo originario del virus. Purtroppo questi elementi positivi non basteranno per riaprire scuole, alcuni negozi, per lo sport aperto a tutti e per togliere la zona rossa dalla provincia di Perugia che, salvo valutazioni dell'ultimo minuto, resterà rossa. 

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