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Cronaca

Covid, l'Umbria in zona "arancione". Tesei: "Pronto ospedale da campo e Piano di Salvaguardia". Ecco cosa cambia

Tutte le regole dettate dal passaggio dalla zona giallo ad una zona di rischio maggiore

"Mi auguro che l'Umbria si fermi qua. Purtroppo l'evoluzione e i numeri straordinari di questa seconda ondata stanno facendo cambiare i colori a tante regioni e con molta velocità". La Presidente Donatella Tesei, in diretta a SkyTg24, ha così commentato a caldo la decisione - ancora manca la firma ma è una pura formalità - del Ministro Speranza di inserire anche l'Umbria nella fascia "arancione" quella con maggiori restrizioni sul fronte sociale e lavorativo per arginare l'avanzata della pandemia. L'Umbria dunque da regione gialla (a rischio moderato) ad arancione (rischio medio-alto). Insieme ad Abruzzo, Toscana, Basilicata e Liguria.

La Presidente ha ribadito che si sta lavorando, dopo un forte potenziamento degli ospedali e l'istituzione di Covid Hotel, anche al piano di Salvaguardia che è un ulteriore passaggio per avere risposte e strutture ad un eventuale peggioramento dei contagi. Da giovedì sarà operativo l'ospedale da campo accanto a quello di Perugia che sarà con 37 posti letto. Fa ben sperare il dato positivo dei guariti in Umbria: 56%. "Si spera di iniziare quella fase in cui cominciano ad uscire pazienti dai reparti ospedalieri e dalle terapie intensive liberando spazi e non portando in difficoltà le strutture sanitarie".

La Presidente ha fatto il punto sul personale, altro nodo fondamentale, insiema a quello dei posti letto: "Abbiamo aumentato - ha detto Tesei - il personale anche per le Usca territoriali. Dobbiamo però tenere conto che attualmente abbiamo 400 unità del personale sanitario purtroppo in isolamento perché positivi al Covid o per contatti e quindi in quarantena. Questo pesa molto su un sistema sanitario che a livello nazionale vede una carenza di medici, specialmente quelli specialisti della materia, parlo soprattutto di anestesisti e rianimatori che servono nelle intensive. Ma questo è un problema veramente di tutti". 

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COSA CAMBIA - Nella zona arancione è infatti “vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalle Regioni, salvo che per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”; nelle zone arancioni e rosse “bar, ristoranti, locali, pub, gelaterie e pasticcerie” sono “chiusi sempre, ma potranno continuare a vendere cibo da asporto (fino alle 22) o consegnarlo a domicilio”. In Umbria, con ordinanza regionale, scuola a distanza per le medie fino al 14 novembre. La Regione sarebbe prossima a confermare fino alle fine di dicembre. 

AUTOCERTIFICAZIONE -  Ritorna l'autocertificazione per giustificare i propri spostamenti extra comunali. La recessione in "zona arancione", infatti, vieta gli spostamenti fuori dal comune di residenza, quindi anche fuori regione, se non per motivi di lavoro, studio o necessità e da giustificare con l'apposito modello. I nuovi divieti partiranno dal prossimo 11 novembre in Umbria. 

SCARICA QUI L'AUTOCERTIFICAZIONE - modello_autodichiarazione_editabile_ottobre_2020 (1)-2-2

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