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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Umbria, terapie innovative per fronteggiare l'ictus: eseguita la prima trombectomia meccanica

Dopo questo trattamento ‘combinato’, i sintomi neurologici  sono parzialmente regrediti e la paziente di 78 anni dopo diversi giorni di degenza in Stroke unit è stata trasferita presso la Neuroriabilitazione

A poco più di un anno dall’inaugurazione della Stroke unit, nei giorni scorsi all'ospedale di Terni il team di neuroradiologi interventisti diretto dalla dottoressa Nevia Caputo  ha effettuato su una paziente di 78 anni colpita da ictus cerebrale  una trombectomia meccanica, una moderna terapia che è stata eseguita, nella fase acuta dell'ictus ischemico, dopo una risposta insoddisfacente alla terapia endovenosa.  Dopo questo trattamento ‘combinato’, i sintomi neurologici  sono parzialmente regrediti e la paziente dopo diversi giorni di degenza in Stroke unit è stata trasferita presso la Neuroriabilitazione di Terni.

“La trombectomia meccanica, cioè il trattamento endovascolare che prevede la rimozione meccanica e non invasiva del trombo in corso di angiografia, -spiega Carlo Colosimo, direttore della struttura complessa di Neurologia e Stroke unit di Terni - è una delle più recenti ed efficaci terapie nella fase acuta dell'ictus ischemico e dà risultati favorevoli se attuato entro le 6 ore dall'esordio dei sintomi, eventualmente anche in seconda battuta dopo la trombolisi sistemica con rTPA (un farmaco dato per via endovenosa che può disostruire l'arteria bloccata, ma che risulta utile solo se somministrato entro 4 ore e mezzo dall'esordio dei sintomi) se questa è stata poco efficace”.

L'ictus cerebrale (stroke in inglese) colpisce ogni anno circa 200.000 persone solo in Italia. L'ictus cerebrale è la morte di cellule nervose prodotta dall'occlusione di un'arteria del cervello a causa di un coagulo di sangue che ne impedisce il normale flusso (ictus ischemico, 80% dei casi), o dalla rottura di un'arteria che provoca invece un'emorragia cerebrale (ictus emorragico, 20% dei casi). I fattori di rischio più importanti sono rappresentati dalla pressione alta e dalla fibrillazione atriale. Bocca storta, difficoltà a parlare, mancato movimento degli arti di un lato del corpo sono i sintomi più comuni rivelatori di un ictus in atto. L'insorgenza di questi sintomi deve allertare tutto il sistema dell'emergenza (118 e pronto soccorso), in modo da consentirne la diagnosi e il trattamento in tempi rapidissimi.


 

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