Umbria, chiude moglie e figli in una stanza e cerca di far esplodere la casa per ucciderli: espulso
Tentato omicidio e sequestro di persona sono le accuse che lo avevano portato in carcere
Tentato omicidio e sequestro di persona sono le accuse che lo avevano portato in carcere perché aveva chiuso la moglie e i tre figli minori in una stanza dell’appartamento dove vivevano, minacciando di far saltare in aria la casa dopo avere aperto i rubinetti del gas.
Solo l’intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco scongiurarono il peggio: a quel punto per l’uomo, un rumeno oggi 47enne, si aprirono le porte del carcere. Condannato a 8 anni e 4 mesi di cella, per lui è arrivata la conclusione della pena. Gli agenti dell’ufficio immigrazione della questura di Terni lo hanno atteso di fronte ai cancelli di vocabolo Sabbione e lo hanno trasferito al centro di permanenza e rimpatrio di Potenza.
Assieme a lui, anche un altro soggetto per cui è scattato il provvedimento di espulsione dal territorio nazionale a causa della sua pericolosità sociale.