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Cronaca

Battaglia legale sull'apertura della caccia, il Tar accoglie la richiesta della Regione: cacciatori e assessore studiano nuove soluzionica

Anticipata l'udienza nel merito del ricorso delle associazioni ambientaliste e animaliste

La battaglia sull'apertura della caccia in Umbria - in particolare sulla non cacciabilità di molte specie previste nel calendario - si arricchisce di un altro capitolo: dopo la sospensiva e il rinvio nel merito al 4 ottobre, ora il Tar ha accolto la richiesta dela regione di anticipare al 20 settembre l'udienza in merito per non pregiudicare, in caso di sentenza favorevole alla Regione rispetto alle richiese delle associazioni animaliste e ambientaliste, il normale calendario venatorio dell'Umbria per il quale 27mila cacciatori hanno pagato per usufruirne. 

Nella giornata di ieri, su iniziativa dell’Assessorato regionale alla Caccia, si è svolto un incontro con i rappresentanti di tutte le associazioni venatorie, per un confronto sugli scenari relativi alle modifiche al calendario 2022-2023 conseguenti al decreto di sospensiva del Tar. La riunione è stata aggiornata a lunedì 12 settembre per completare l’esame delle proposte e trovare una soluzione condivisa. Volontà dell’Assessorato, diretto da Roberto Morroni,  è stato ribadito in tale occasione, è addivenire a variazioni che si riterranno opportune e necessarie con il consenso unanime di tutte le associazioni, così come è stato per la definizione del calendario venatorio che è stato approvato dalla Giunta Regionale con il consenso unanime di tutte le associazioni venatorie e con il parere favorevole della Terza Commissione dell’Assemblea legislativa.

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