Covid, il Presidente Squarta scrive al Governo: "Ricoveri e decessi siano determinati per il cambio di colore delle Regioni"
"Regioni come l’Umbria che svolgono un numero importante di tamponi, non possono venire penalizzate perché rintracciano i contagiati"
“Oggi asintomatici e paucisintomatici non vanno neppure in ospedale. I positivi possono diventare vettori del virus, è vero, ma la campagna vaccinale sta andando avanti a un buon ritmo”: lo ha affermato Marco Squarta, presidente Assemblea legislativa dell'Umbria, che ha preso carta e penna per suggerire al Governo centrale di “modificare i parametri di che determinano il passaggio da una zona colorata all’altra”.
“Anziché considerare il numero delle persone contagiate dal virus – ha osservato - sarebbe dunque certamente più opportuno misurare i ricoverati, perché ciò che conta per davvero è rappresentato dal carico degli ospedali e dal numero di morti, decisamente in picchiata rispetto ai mesi scorsi”.
Squarta ha ricordato che in Umbria 354mila 341 persone hanno completato il ciclo dei vaccini e 534mila 980, ossia il 70 per cento, hanno già ricevuto la prima dose, un segnale
incoraggiante in chiave di prevenzione in vista della quarta ondata. "Regioni come l’Umbria – aggiunge - che svolgono un numero importante di tamponi, non possono venire penalizzate perché rintracciano i contagiati. I parametri andrebbero rivisti e modificati proprio perché un’incidenza maggiore dovrebbero averle il numero dei ricoveri e dei decessi”.
“In questa fase, per fortuna – ha concluso Squarta -, gli ospedali della nostra regione non stanno facendo registrare particolari criticità. Grazie alla speranza che ci viene offerta dalla scienza, attraverso i vaccini, questi continui allarmi non fanno che mettere ulteriormente a rischio la ripresa dell’economia dell’Umbria e, più in generale, del nostro Paese, danneggiando settori nevralgici già fortemente penalizzati nel 2020 come quello del turismo”.