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Cronaca

Ritorno a scuola in Umbria il 7 aprile, l'appello ai genitori: "Portate i figli in farmacia per i nuovi test rapidi gratuiti: evitiamo nuovi contagi"

Il Commissario straordinario anti-covid D'angelo ha potenziato il servizio di screening con un accordo con le farmacie: "Un servizio in via urgente soprattutto per gli studenti fino alla prima media, ma è valido per tutti in età scolare"

Il 7 aprile si ritorno a scuola per gli studenti umbri fino alla prima media, tutti gli altri invece continueranno almeno fino all'11 aprile a svolgere le lezioni da remoto, con l'ormai famosa o famigerata Dad. La Regione Umbria, dopo aver sentito il comitato tecnico scientifico, ha deciso di arginare le aperture previste dal nuovo decreto del Governo Draghi che permetteva, per le zone arancioni, di riaprire le scuole per tutti i tre anni di scuole medie e alle superiori di riportare almeno il 50 per cento degli studenti in aula (alternandosi con quelli in Dad, ogni settimana). 

Tornare a scuola, per quei studenti a cui è concesso, in sicurezza è fondamentale per evitare altri contagi in serie: per questo il commissario straordinario al Covid ha reso noto che, in accordo con le farmacie, si intensificherà la campagna con test antigenici rapidi offerti agli alunni, in particolare quelli che frequentano la prima media e torneranno da mercoledì 7 in aula, con l’obiettivo di riprendere le lezioni in presenza in sicurezza. "Attraverso voi - ha riferito nel corso della conferenza stampa sull'andamento della pandemia - lanciamo un appello ai genitori di tutti i bambini dalle elementari fino alla prima media, in forma prioritaria, ma anche per tutti quelli che hanno figli in età scolare, di effettuare in farmacia i test rapidi, gratuiti, per verificare il contagio da Coronavirus. Tutti gli studi indicano che la maggior parte dei giovani e giovanissimi contagiati sono asintomatici ma ovviamente contagiosi per gli altri. Quindi abbiamo deciso di potenziare lo screening con test antigenici rapidi gratuiti in farmacia. E' dovere di tutti evitare nuovi contagi e chiusure nel mondo della scuola".

I motivi dell'ordinanza regionale che blocca il ritorno in scuola dalla seconda media in poi sono principalmente tre: la grande diffusione di varianti in Umbria che hanno soppiantato il ceppo originagio del virus; la brasiliana in particolare è altamente contagiosa e come quella inglese sembra colpire maggiormente i giovani che a loro volta poi provocano dei contagi familiari diffusi. Secondo la terza indagine dell’Istituto superiore di sanità: su 80 campioni analizzati, ben il 96% è riferito a varianti, il 64% quella inglese e il 32% brasiliana. Il dato è chiarissimo. Il secondo motivo alla base dell'ordinanza regionale sta nel fatto che nell'ultima settimana è stato un nuovo aumento di contagi nella fascia che va dagli 11 ai 18 anni. Terzo e ultimo aspetto: l'obiettivo è quello di riaprire e di non chiudere più, quindi si vuole evitare quello che è accaduto nel post-vacanza di Natale che in Umbria ha scatenato la terza ondata, la peggiore in assoluto. 

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