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Cronaca

Covid e scuola, la Presidente ha deciso (salvo intervento del Governo): nessuna proroga per la chiusura. Cresce fronte anti-Dad

La strategia adottata in questi giorni, lo screening di massa prima del ritorno nelle aule che procede e il record di vaccinati sono alla base di questa decisione- Caparvi (Lega): "Pieno appoggio dalla decisione della Governatrice"

La Presidente Donatella Tesei ha le idee chiare sulle scuole ai tempi della nuova ondata di Covid determinata dalla variante Omicron: a meno che di nuovo norme nazionali al momento non ci sono problemi talI da prolungare la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Umbria. La decisione è presa e va decisamente contro corrente rispetto a quanto richiesto - un ritorno in Dad - da parte dei Presidi e da quanto fatto (una fuga in avanti?) dal sindaco di Spoleto che ha previsto un blocco di un'altra settimana. La Giunta, confortata anche dal parere del comitato tecnico scientifico regionale, si fida degli strumenti già messi in campo: tamponi gratis per tutta la popolazione studentesca, monitoraggio continuo e quarantene previste dal Governo in caso di positivi in classe. Anche la maggioranza di centrodestra è convinta della scelta - salvo improvvisi picchi - della Presidente.

Pieno sostegno infatti arriva dal segretario regionale del maggior partito in consiglio regionale, il leghista Virginio Caparvi: “Dal punto di vista delle ospedalizzazioni la nostra regione sta soffrendo meno di altre l'impatto con la quinta ondata della pandemia, segno evidente di una campagna vaccinale che in termini percentuali sulla base della popolazione pone l'Umbria tra le prime realtà in Italia. La nostra regione inoltre è tra quelle che in proporzione svolge il maggior numero di tamponi ed ecco perché numeri di contagi così elevati". In più il segretario sul piatto della bilancia mette anche l'immunizzazione  per la fascia di età dai 5 agli 11 anni e i test antigenici rapidi. Evitare la Dad si può e si deve: "come Lega lavoriamo per  preservare la didattica in presenza ed evitare ai giovani ulteriori penalizzazioni".

E infine il via libera per tutti questi motivi: "Reputiamo che il rientro a scuola il 10 gennaio possa avvenire in totale sicurezza per la salute di bambini e ragazzi, mantenendo attive tutte le disposizioni di quarantena e isolamento già previste in caso di positività degli alunni". Evitare Dad e chiusure da parte della Regione raccoglie anche il consenso del battagliero comitato a Scuola Umbria, fortemente critico con la richiesta dei presidi: "Appare evidente che questa richiesta è l'ennesima volontà di scaricare le propria responsabilità sulla pelle degli studenti, già pesantemente colpiti dalla pandemia. Riteniamo la richiesta dei Dirigenti del tutto inaccettabile stante anche ai continui richiami della Società Italiana di Pediatria sulla salute mentale dei nostri figli e delle nostre figlie: la scuola è salute". L'ultima parola però spetta al Governo (tramite i dati dei contagi Regione e Regione).

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