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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

E' l'Umbria la regione che ha somministrato più vaccini (a disposizione): 89,8%. "Servono subito nuove scorte"

L'ultimo aggiornamento sui dati è del 10 gennaio alle ore 20.41. I Governatori virtuosi chiedono maggiori scorte ma c'è grande incertezza sull'invio Pfizer. Arriva il farmaco di Moderna

Le scorte di vaccino Pfizer - da conservare a meno 80 gradi in speciali celle - in Umbria saranno ternimate molto probabilmente nella giornata di oggi. La piccola Umbria è la regione che corre di più nella vaccinazione anti-Covid: ha somministrato ben 8.833 dosi a personale medico, paramedico, non sanitario e ospiti Rsa. In percentuale vuol dire l'89,8 per cento. Nei magazzini ne restano 1032 dosi su 9835 che erano stati acquisiti. Ad oggi la copertura supera di poco l'1 per cento della popolazione di casa nostra. Dunque la task-force sanitaria umbra con i fatti smentisce le solite cassandre: l'organizzazione per i vaccini funziona alla grande tanto è vero che l'Umbria è la prima regione d'Italia per somministrazione dei vaccini ottenuti da Pratica di Mare in base alla popolazione residente. Dietro di noi la Campania 89,5 per cento; Veneto 87,9%, Toscana 85,1%, Valle d'Aosta 83,4%, Marche 79,6%.

Fino a qui le buone notizie. Ma da stasera la task-force regionale - che terminerà i vaccini data la frequenza di un migliaio al giorno - è nelle mani del commissario nazionale Arcuri per ottenere le nuove scorte. Si vuole evitare un blocco della campagna nella cruciale Fase 1 che precede poi la copertura degli anziani over 80 che dovrebbe partire da febbraio. Ma quando arriveranno le scorte? Tra oggi e domani sono attese 5-6mila dosi di vaccino della Pfizer - le più complicate da gestire a causa della catena dell'ultra-freddo per la conservazione - nei punti stabiliti dalla Regione: gli ospedali di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello. Ma c'è la forte preoccupazione di un ritardo (di almeno una settimana) o di uno spaccattamento rispetto alle unità previste: la metà entro mercoledì e a fine settimana il restante. All'Umbria spetterebbero qualcosa come 5-6mila dosi di vaccino che andrebbero a chiudere il cerchio del personale sanitario e socio-sanitario e le Rsa. Sul fronte della Pfizer quindi molte incertezze si stanno accumulando e sale il rischio di un ritardo rispetto alla tabella di marcia regionale.

La Presidente Tesei, come i Governatori De Luca e Zaia, ha chiesto in queste ore al Governo certezze sulle scorte di vaccino sia della Pfizer che per le altre marche: in settimana arriverà il primo assaggio del vaccino Moderna, autorizzato in Europa il giorno dell'Epifania. Un piccolissimo assaggio per l'Umbria 500 dosi. In teoria si era previsto - dato che va conservato a temperature meno proibitive rispetto a quello della Pfizer - di utilizzarlo per gli anziani over 80 sul territorio con tanto di consegna e somministrazione a domicilio. Ma questo piccolo carico, per via dei ritardi dell'altro, potrebbe essere utlizzato per continuare la copertura sanitaria di medici e paramedici. 

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