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Cronaca

Verso il primo centro servizi, diagnosi e cura per i disabili gravi in Umbria. "Tante famiglie ci chiedono aiuto". Il progetto

Presentato il progetto ad Assisi della Presidente Tesei redatto insieme ai vertici dell'Istituto Serafico. Pieno consenso del Ministro alla disabilità, Stefanini

Un Centro regionale per persone disabili gravi che avrà come guida e fulcro di tutto l'istituto Serafico di Assisi che da oltre 150 anni si occupa delle persone più fragili. Il progetto è stato lanciato dalla presidente della Giunta regionale dell'Umbria Donatella Tesei in visita proprio al Serafico con il Ministro  Erika Stefani accolta dalla presidente dell'istituto, Francesca Di Maolo.

Nelle intenzioni della Regione si vuole quindi superare le disuguaglianze, ridurre la frammentazione degli interventi e la migrazione sanitaria degli utenti e allo stesso tempo favorire l'accesso ai servizi sanitari e la gestione degli interventi dei disabili e delle loro famiglie. Pieno sostegno dall'Istituto serafico sul progetto che è stato inserito nel Piano regionale di resilienza post-pandemia inviato al Governo e da finanziare con i fondi europei e nazionali. Il Ministro Stefanini ha ribadito pieno appoggio: "Ci ha dato rassicurazioni sul suo impegno a sostenerlo e quindi direi che questo è un passo in avanti importante". 

Il Centro regionale, secondo il progetto regionale concordato con il Serafico di Assisi, sarà quindi il punto di riferimento della rete regionale per la presa in carico ed il coordinamento degli interventi sanitari a favore delle persone con questo tipo di problematiche. La realizzazione del Centro prevede inoltre due azioni considerate chiave: la progettazione e ristrutturazione di un edificio, individuato presso l'Istituto Serafico, per realizzare il Centro clinico diagnostico-terapeutico, e l'individuazione e la dotazione delle strumentazioni necessarie per l'attività del Centro clinico. L'investimento strutturale si aggira intorno ai 5milioni di euro. 

"Molte persone con disabilità faticano ad avere accesso a delle strumentazioni diagnostiche e a degli ambienti anche all'interno del nostro servizio sanitario. Quindi vorremmo che la salute sia per tutti e che i genitori non debbano peregrinare continuamente ma che possano avere delle reti su cui contare": ha ribadito al Ministro Stefanini la Presidente dell'Istituto Serafico Francesca Di Maolo.

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