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Cronaca

Fare il poliziotto in Umbria è difficile: turni massacranti, età media alta e commissariati semi-vuoti

Gli agenti non ce la fanno più anche perchè spesso, per via della mancanza di strutture, rischiano in prima persona come è accaduto a Città di Castello. La rabbia del sindacato

Carenza di personale, età media troppo avanzata, commissariati distaccati che in molti casi sono ridotti ai minimi termini. Sono alcune delle problematiche che il Silp Cgil Umbria, rappresentato dal segretario Libero Luchini, e il Silp Cgil di Perugia, rappresentato dal segretario Mirco Cerasoli, hanno esposto al questore di Perugia in un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi. 

“La prima emergenza - sottolineano i due segretari Silp - è senz’altro quella della carenza di personale e dell’età media avanzata, visto che gli organici sono fermi al 1989. Eppure, il ministero e il dipartimento della Pubblica Sicurezza sostengono che la Questura di Perugia non ha bisogno di ulteriore personale. Al contrario, i commissariati distaccati di Foligno, Assisi, Città di Castello e Spoleto sono ridotti ai minimi termini, il personale è stressato e non riesce più a coprire i turni che vengono assegnati". 

Anche il posto di polizia presso l’aeroporto San Francesco d’Assisi, secondo il Silp Cgil, è ridotto all’osso. “Normalmente servirebbero 5 persone per assolvere ai compiti di vigilanza dello scalo - spiegano Luchini e Cerasoli - ma in media invece ci sono due, massimo tre operatori a svolgere il servizio”. Inoltre, la carenza di personale - spiega ancora il Silp Cgil - è aggravata dal fatto che "la questura di Perugia invia regolarmente personale in varie parti d’Italia, per contribuire alle esigenze che man mano si vengono a creare, e questo si ripercuote ulteriormente sul personale impiegato in loco". 

C’è infine il nodo delle sedi di alcuni uffici periferici, come Spoleto e Città di Castello, che, denuncia ancora il Silp, "non agevolano il personale essendo prive di elementi fondamentali, come camere di sicurezza, aree sterili e aree per il controllo delle persone. E quindi possono verificarsi, come è accaduto recentemente a Città di Castello, situazioni particolarmente sgradevoli, nelle quali la stessa sicurezza degli agenti di polizia è messa a repentaglio". 

A fronte di questa situazione di “forte emergenza”, il Silp Cgil ha chiesto un intervento immediato al questore. "Non si può attendere l’autunno o peggio il prossimo anno per integrare, magari solo di qualche unità, il personale della Questura - concludono Luchini e Cerasoli - Negli ultimi anni abbiamo perso decine e decine di unità per pensionamenti e altre cause, a fronte di pochissimi reintegri. Per questo, organizzeremo prossimamente un tavolo sulla sicurezza coinvolgendo anche la prefettura”.

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