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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Rubano olio extravergine per 300mila euro: grazie a Facebook scoperta la banda

Il furto risale a un anno fa, ma grazie a una lunga indagine è stato possibile rintracciare i responsabili

Ci è voluto un anno e un'intensa attività d'indagine prima che i carabinieri di Spoleto, coadiuvati dai colleghi di Campello sul Clitunno, riuscissero a identificare i responsabili del furto di olio verificatosi la scorsa primavera presso l’azienda Umbria Olii.

I fatti - Intorno alla mezzanotte del 22 aprile 2015 alcuni soggetti, dopo avere tagliato una parte della rete di recinzione, si erano introdotti all’interno dello stabilimento della Umbria Olii International s.p.a a bordo di tre autocisterne e si erano impossessati di 97.000 Kg di olio vergine di oliva, per un valore complessivo di 300.000 euro circa. I primi accertamenti info-investigativi, svolti attraverso la visione delle immagini di due telecamere posizionate all’interno del complesso, nei pressi dell’area di carico e scarico, permettevano di accertare che nell’arco orario del furto erano entrati, prima un uomo a piedi e, alcuni minuti dopo, tre TIR con cisterna, di cui due con motrici di colore bianco, mentre la terza di colore scuro.

Nel ricostruire l’ipotetico percorso dei malviventi, i Carabinieri, tramite le sommarie informazioni testimoniali e le immagini di impianti di video sorveglianza poste lungo il tragitto, avevano potuto verificare la presenza degli stessi mezzi e notare un particolare disegno posto su una delle motrici. Ed è proprio quel disegno che ha portato gli inquirenti sulla pista giusta. In poco tempo è stato infatti individuato il proprietario delle cisterne: un uomo a capo di una ditta di Brindisi.

FOTO , Furto alla Umbria Olii

Il soggetto in questione, unitamente ad altre persone, risultava presente in un’area di servizio in orario di poco antecedente a quello del furto e in luogo compatibile con il tracciato del percorso ricostruito dalla p.g. L’indagine è quindi proseguita attraverso l’analisi e il confronto di immagini, fotografie, anche estrapolate da social network e ritraenti mezzi e persone gravitanti nel brindisino.

La somiglianza di volti, corporatura e la collimanza di capi di vestiario facevano convergere le indagini su tre uomini, che era necessario collocare inequivocabilmente sul luogo del reato. Inoltre veniva effettuata un’analisi dei tabulati telefonici dei soggetti monitorati: i flussi telefonici in entrata e in uscita confermavano l’ipotesi investigativa inchiodando i tre soggetti, la cui presenza è stata accertata in Campello sul Clitunno proprio nei pressi della Umbria Olii durante il furto. In seguito gli autotrasportatori prendevano l’autostrada A1, come riscontrato dalle immagini del casello, per fare ritorno in Puglia.

Ulteriori accertamenti esperiti consentivano di evidenziare come due degli autori del furto un 39enne ed un 29enne originari del brindisino erano stati arrestati nel mese di maggio del 2015 a Cerignola perché trovati in possesso di tre semirimorchi cisterna carichi di 25.600 Kg di olio di oliva di origine spagnola recentemente rubati a Livorno. Il terzo uomo, anch’egli di 29 anni non risultava invece avere precedenti di polizia per reati della stessa indole. Per tutti e tre i correi il P.M., concordando con le risultanze investigative prodotte dalla p.g., ha chiesto e ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Spoleto tre misure cautelari dell’obbligo di dimora a carico degli stessi.

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