rotate-mobile
Lunedì, 25 Settembre 2023
Cronaca

Umbria Mobilità, torna lo spettro degli esuberi dopo vendita a Busitalia

"Stato di agitazione" lo hanno ribadito le segreterie regionali dell'Umbria di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna e Orsa dopo il no dell'azienda di mettere nero su bianco gli accordi del passato

Non ci sono certezze su ri-assunzioni, stipendi, benefici e sulla qualità del servizio di trasporto che sarà fonito dalla futura società a maggioranza di Busitalia (controllata da Fs). Umbria Mobilità torna ad essere una polveriera con tanto di stato di agitazione - che precede sempre gli scioperi - dichiarato da tutti i sindacati  Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna e Orsa.

E salta anche il tavolo tra azienda e Rsu dopo l'incontro odierno sulla cessione del ramo di azienda "Esercizio" da Umbria Tpl e Mobilità Spa a Umbria Mobilità Esercizio Srl, cessione propedeutica alla vendita delle quote di maggioranza di quest'ultima a Busitalia Srl. Per le sigle sindacali del trasporto lo strappo è avvenuto per la "indisponibilità" della futura aziena "a sottoscrivere un accordo che contenga le clausole di salvaguardia sottoscritte a suo tempo dalle organizzazioni sindacali con il presidente di Umbria Tpl e Mobilità Spa e con le istituzioni proprietarie".

Il punto dolente è l'incertezza sulla totalità dell'assunzione e sul rispetto delle posizioni maturate.  Per le 6 sigle sindacali, è invece "opportuno che tutti gli attori della vicenda si assumano le loro responsabilità di fronte ai dipendenti dell'azienda i quali, si ricorda, sono stati più volte rassicurati circa le garanzie che sarebbero state loro offerte".

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Umbria Mobilità, torna lo spettro degli esuberi dopo vendita a Busitalia

PerugiaToday è in caricamento