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Cronaca

Umbria Mobilità, confermato lo sciopero del 7 agosto: "Vogliono esuberi e tagli"

L'incontro di ieri tra soci e sindacati non ha portato risultati restano sul tavolo numerose questioni dalle garanzie occupazionali, alla contrattazione integrativa, oltre al nodo della quota pubblica

Fumata più che nera per Umbria Mobilità nell'incontro di ieri tra i sindacati e soci dell'azienda di mobilità regionale, come confermato dai sindacati i lavoratori di Umbria Mobilità incroceranno le braccia mercoledì 7 tra le 17.30 e le 21.30. Se nell'ultimo periodo si sono registrati piccoli passi avanti molte sono ancora le questioni sul tavolo isrrisolte, e visto che su alcuni punti decisivi non è stato trovato un compromesso tutte le sigle sindacali, Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Orsa, hanno deciso di confermare lo sciopero. Anche l'Ugl ha confermato uno sciopero di 24ore per l'11 settembre.

Le questioni irrisolte restano quelle legate al mantenimento della quota pubblica, almeno il 30% della nuova azienda, fattore questo determinante per i sindacati, poi c'è sempre il problema dell'applicazione della contrattazione integrativa oltre alle garanzie dei livelli occupazionali degli attuali 1300 lavoratori.

"Nel sottolineare il quadro difficile che abbiamo di fronte, rappresentato dalle oltre 160 vertenze aperte nella nostra Regione “Umbria Mobilità rappresenta uno snodo importante e decisivo - afferma Mario Bravi Segretario Generale della CGIL Umbria - e per questo come confederazione esprimiamo pieno sostegno alla mobilitazione indetta dai sindacati di categoria dei trasporti. E' importante che dopo l’incontro di ieri, immediatamente dopo ferragosto la trattativa continui per mettere in sicurezza il futuro dell’azienda e dare certezze ai lavoratori".

"Nella vertenza Umbria Mobilità, come in tutte le altre vertenze aperte, anche in quelle dei servizi pubblici locali - afferma Vincenzo Sgalla, segretario generale della Camera del Lavoro di Perugia - la coerenza delle posizioni della CGIL, tesa a tutelare i diritti dei lavoratori e il servizio offerto ai cittadini, si misurerà dal risultato finale, e sono convinto che si tratterà di un giudizio positivo".

"Siamo convinti - concludono i due sindacalisti Cgil - che si può e si deve cambiare impostazione a partire anche dalla piattaforma nazionale unitaria che è stata definita e che parte dall’esigenza di coniugare diritti, lavoro e crescita del Paese. Anche per questi motivi lo sciopero del 7 agosto è importante, perché guarda e costruisce il futuro del lavoro nella nostra Regione".

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