Tempo scaduto ad Umbria Mobilità, i sindacati hanno deciso: inizia la lotta
I soci e il nuovo Cda non danno certezze sulle future riassunzioni tanto da non convocare le parti per mettere nero su bianco i livelli occupazioni nella futura azienda. Le Rsu hanno chiesto alle segreterie regionali di iniziare la stagione di scioperi e lotta
Il tempo è ufficialmente scaduto. Le Rsu di Umbria Mobilità hanno chiesto alle segreterie regionali dei rispettivi sindacati di dare corso "a tutte le azioni di lotta possibili per la tutela dei lavoratori.". In più è stato lanciato l'appello anche a tutto il personale: " stop alla collaborazione per le prestazioni al di fuori dell’ordinario". Ormai è rottura completa ed è quindi tempo, per i rappresentanti dei lavoratori, di dare atto a scioperi, sit-in e mobilitazione anche tra l'utenza per far capire di chi è la vera colpa della crisi di Umbria Mobilità che stanno pagando solo loro e i cittadini a cui sono state tagliate le corse.
Le Rsu hanno ribadito anche i motivi della "guerra in corso": la proposta “oscena” di ratealizzazione della 14ma mensilità; la proposta “oscena” di rateizzazione della 14ma mensilità; il procedimento unilaterale nell’organizzazione del lavoro, dei turni e del personale creando tensioni e malumori tra gli stessi; la mancata scrittura ufficiale delle riassunzioni nella futura Umbria Mobilità servizi dove confluirà il socio privato "del mistero".
Le Rsu hanno anche spiegato che la situazione invece di migliorare - dopo tagli e risparmi imposti dal nuovo Cda - sta addirittura peggiorando: "Le scorte dei magazzini sono vuote perché i fornitori non sono stati saldati, e di conseguenza treni ed autobus sostano decine di giorni all’interno delle officine, con un trend peggiorativo al passato". E tutto questo quando anche il nuovo Cda continua ad incassare fino anche a 200mila euro all'anno. La stagione degli scioperi è alle porte.
