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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Umbria Mobilità, Banche silenti: stipendi di ottobre a rischio

Non è stato ancora approvato il prestito sulla ricapitalizzazione di Umbria Mobilità. Faisa Cisal denuncia: "Noi senza stipendi, mentre continuano consulenze, auto aziendali e premi ai dirigenti"

I dipendenti non credono nelle rassicurazioni dei dirigenti di Umbria Mobilità sul futuro dell'azienda e dei propri stipendi. Anzi sono convinti che si navighi a vista, che da Roma non è vero che arriveranno i denari a breve e soprattutto che il prestito delle banche umbre è ancora lontano da venire, se poi in effetti sarà deliberato. Faisacisal non ha ricevuto nessuna risposta, a loro dire dai vertici aziendali, considerati i colpevoli di questa situazione che è stata fatta pagare "ai dipendenti" mentre continuano "i contratti di consulenza, non si revocano i premi ai dirigenti e ci sono ancora capoccia con a disposizione la macchina di servizio che usano per andare a casa dopo il lavoro". 

"I numerosi Dirigenti ed il Cda stanno navigando a vista, e c’è una fitta nebbia". hanno spiegato dal sindacato "Se arriverà un prestito dalle banche che l’azienda e gli enti proprietari  ci sarà pagato lo stipendio di ottobre (busta del 10 Novembre) e la restante parte di 14ma , altrimenti non avremo niente. Nessuno pagherà per questa crisi, nessun premio verrà revocato, e nemmeno molte onerose consulenze esterne verranno disdette. Un modo per dire che si, è vero c’è un problema, ma chi paga sarete solo voi".
 
Per l’incontro tra sindacati e presidente di UM, erano state preparate le seguenti domande:

Perché a Roma i privati hanno preso dei soldi che UTM non ha ricevuto? Perché la maggior parte delle garanzie fideiussorie sono state date da UTM?

Perché le quattordicesime sono state pagate ai dipendenti di Roma TPL e non a quelli di Umbria TPL se, come dicono, il problema proviene da Roma?
Perché ci vengono a dire che è difficile revocare premi frutto di nessun accordo ed invece è facile non pagare stipendi il cui pagamento è previsto entro il 20 luglio da un contratto nazionale risalente al 1976?

Perché dobbiamo apprendere brutte notizie dai giornali quando l’azienda è piena di comunicazioni ai dipendenti che la raffigurano come il fiore all’occhiello agli occhi di chi legge?

Dobbiamo chiedere un incontro ai giornalisti per sapere le cose come stanno?

Perché vengono spese ingenti somme per acquisire certificazioni che l’azienda non merita?

Perché ci sono alcuni che usano le auto aziendali per andare dal lavoro a casa e viceversa e Noi dobbiamo vivere senza stipendio?
Perché se è vero che dal 2009 non arrivano soldi da Roma non si è fermato il servizio come successo in altri comuni della provincia di Perugia o almeno si è fatta rivalsa sugli enti non adempienti, ma si è aspettato fino ad affondare?

Perché come prevede la legge non sono stati stanziati i denari per il pagamento della liquidazione dei dipendenti in pensione?
Perché all’interno della stessa azienda ci sono persone che prendono premi ed alcune che non prendono lo stipendio?

Perché a Roma i privati hanno preso dei soldi che UTM non ha ricevuto?

Perché la maggior parte delle garanzie fideiussorie sono state date da UTM?

Perché le quattordicesime sono state pagate ai dipendenti di Roma TPL e non a quelli di Umbria TPL se, come dicono, il problema proviene da Roma?

Perché ci vengono a dire che è difficile revocare premi frutto di nessun accordo ed invece è facile non pagare stipendi il cui pagamento è previsto entro il 20 luglio da un contratto nazionale risalente al 1976?

Perché dobbiamo apprendere brutte notizie dai giornali quando l’azienda è piena di comunicazioni ai dipendenti che la raffigurano come il fiore all’occhiello agli occhi di chi legge?

Dobbiamo chiedere un incontro ai giornalisti per sapere le cose come stanno?

Perché vengono spese ingenti somme per acquisire certificazioni che l’azienda non merita?

Perché ci sono alcuni che usano le auto aziendali per andare dal lavoro a casa e viceversa e Noi dobbiamo vivere senza stipendio?

Perché se è vero che dal 2009 non arrivano soldi da Roma non si è fermato il servizio come successo in altri comuni della provincia di Perugia o almeno si è fatta rivalsa sugli enti non adempienti, ma si è aspettato fino ad affondare?

Perché come prevede la legge non sono stati stanziati i denari per il pagamento della liquidazione dei dipendenti in pensione?

Perché all’interno della stessa azienda ci sono persone che prendono premi ed alcune che non prendono lo stipendio?

Molte di queste domande non hanno ancora una risposta.

I dirigenti trovano sempre scuse per farci aspettare i loro comodi e chiedono ai sindacati di non creare panico tra i dipendenti. La scrivente segreteria, con questo comunicato ha voluto riportare il risultato dell’incontro del 10 ottobre 2012 e a breve intraprenderà le opportune azioni di lotta.


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