rotate-mobile
Cronaca

Umbria Mobilità, clima teso tra i soci: domani il giorno della verità

La crisi dell'azienda di trasporto è stata affrontata in due riunioni in Provincia e Regione in vista dell'assemblea dei soci del 7 settembre: ecco i nodi e le indiscrezioni

Gran parte dei destini di Umbria Mobilità e dei suoi 1500 dipendenti passerà per la goirnata di domani - 7 settembre - quando l'assemblea dei soci sarà di nuovo convocata per studiare una difficile ricapitalizzazione. Il socio di maggioranza, la Provincia di Perugia, si è riunito questa mattina in sede di Giunta, poi nel pomeriggio è stata la volta di tecnici,dirigenti e politici al Palazzo della Regione, secondo socio per ordine di quote e primo per ordine di importanza ai fini della salvezza aziendale. Il clima, in verità, non è di quelli ottimi: le boche restano rigorosamente cucite almeno fino alla giornata di domani.

Le difficoltà sono tantissime: da come recuperare il credito nei confronti del Lazio, su come trovare i denari da parte degli enti soci per garantire la ricapitalizzazione (Provincia, Comune di Terni e Perugia e Spoleto e la stessa Regione con i tagli sono quasi impossibilitati a mettere nuove risorse), i tempi per una gara internazionale o altra formula per trovare un partner privato che acquisisca nuove quote mettendo risorse fresche.

Tra le poche notizie trapelate dalla riunione pomeridiana: c'è l'ipotesi di far partecipare all'azienda la stragrande maggioranza dei comuni dell'Umbri che usufruiscono del servizio di trasporto (pagando si intende) e massima attenzione a non perdere le linee romane che potrebbero essere l'esca perfetta (per numeri e fatturati) per attirare nel breve periodo soci privati. Si è parlato anche del futuro qualora l'azienda evitasse di portare i libri in tribunale: stop al turn-over per sostituire i dipendenti-pensionati, tagli alle linee improduttive e riorganizzazione del servizio: dove passa il treno non deve passare anche la gomma.

Un esempio prendendo a modello il territorio di Perugia: i pullman arrivano fino a Ponte San Giovanni e gli utenti, con il biglietto unico, poi se vogliono salire in centro o alla pallotta prendono il treno Fcu.I provvedimenti servono subito.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Umbria Mobilità, clima teso tra i soci: domani il giorno della verità

PerugiaToday è in caricamento