rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Umbria Mobilità, parte la "resistenza" agli aumenti per gli abbonamenti scolastici e non solo

L'azienda aveva annunciato gli aumenti, anche pesanti, per gli abbonamenti scolastici e per i pendolari dai primi di settembre. Ma i soci pubblici non mettono all'ordine del giorno il provvedimento. Monni (Pdl) e Baldelli (Prc) annunciano battaglia in Regione e Provincia

Qualcosa si muove per cercare di fermare l'aumento del 30 per cento degli abbonamenti (treno e bus) a carico degli studenti e dei lavoratori pendolari a partire dal 2 settembre. Umbria Mobilità, con l'acqua alla gola, spinge per poter incassare prima dell'inizio della scuola i soldi degli aumenti. Ma sia le istituzioni provinciali che quelle comunali non hanno messo all'ordine del giorno l'approvazione delle delibere sugli aumenti. Mancano soltanto 13 giorni per dare corso agli abbonamenti maggiorati e l'azienda ha già messo a bilancio quei denari per garantire un minimo di sopravvivenza in attesa della formazione a partire dal prossimo anno della nuova Umbria Mobilità con il socio privato con la maggioranza delle azioni.

LE PROTESTE - Intanto però c'è chi chiede un piano alternativo per evitare l'aumento degli abbonamenti: “Una spesa – ha denunciato Massimo Monni, consigliere regionale del Pdl - che in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo sarà di ulteriore penalizzazione per le famiglie che sono evidentemente costrette a pagare di loro tasca i debiti di Umbria Mobilità. Una situazione che, se si riflette bene, ha dell’assurdo, poiché si potrebbero percorrere strade diverse”.

Una di queste – ha sollecitato Monni – sarebbe l'aumento dei controlli da parte di Umbria Mobilità: "Controlli che potrebbero agire contro il mancato pagamento dei biglietti da parte di molti utenti. Azione che l’azienda non ha pensato di mettere in atto, preferendo la strada più semplice e cioè quella di aumentare costantemente i costi dei ticket, rendendo il servizio dei trasporti di questa regione, peraltro scadente, uno dei più cari d’Italia”.

DALLA PROVINCIA - Anche il capogruppo provinciale di Rifondazione Comunista, Luca Baldelli, spara a zero sugli aumenti ribadendo che la Provincia (socio di maggioranza) si è sempre detta contraria: “Le dichiarazioni del direttore amministrativo di “Umbriamobilità" Proietti su ipotetici aumenti dei biglietti e degli abbonamenti scolastici trovano il mio sconcerto e la mia più forte contrarietà. E' sorprendente che appena un’intesa positiva viene sottoscritta subito ci si affretti, da parte di qualcuno, a rilasciare dichiarazioni pesanti e non concordate con nessuno . Dichiarazioni che, soprattutto, smentiscono quanto sostenuto e affermato dai rappresentati degli Enti proprietari. La Provincia ha sempre detto e ribadito che non vi dovranno essere aumenti, soprattutto per quanto riguarda gli abbonamenti, dato che il trasporto pubblico, da parte di chi lo utilizza in maniera continuativa, è sempre più, in tempi di crisi un capitolo del welfare". Insomma, sta prendendo forma la resistenza anti-aumenti. Serve però un piano alternativo per recuperare risorse senza far chiudere Umbria Mobilità.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Umbria Mobilità, parte la "resistenza" agli aumenti per gli abbonamenti scolastici e non solo

PerugiaToday è in caricamento