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Cronaca

Salute - Forte aumento delle patologie mentali: dalla depressione agli attacchi di panico: "Pochi i soldi alle famiglie"

Le malattie mentali sono in forte aumento. Sia a livello europeo che nazionale. Anche in Umbria sono tre i disturbi che colpiscono sempre più persone: depressione, disturbi cognitivi come l'Alzheimer, disturbi legati all'abuso di alcol. Ma anche altre patologie in aumento in primis i disturbi da panico. Si stima che entro 2030 le malattie psichiatriche saranno infatti quelle più frequenti da combattere e arginare a livello sanitario. Inoltre i disturbi mentali contribuiscono al 26,6% della disabilità totale e riguardano, solo in Italia, circa 17 milioni di persone mentre in Umbria oscillano intorno ai 20mila. 

A fronte di questo scenario il Rapporto Salute Mentale del Ministero della Salute conferma il ruolo sempre più marginale assegnato alle attività psichiatriche nelle Regioni italiane. L'Umbria investe solo il 4,6 per cento dei propri fondi sanitari per i costi di cura e assistenza. Siamo sotto la soglia minima stabilita del 5 per cento nel 2009. 

Si teme che, con queste cifre, non si riesca a fronteggiare e aiutare le famiglie che vivono con il dramma delle malattie mentali. E la coperta, se non si prendono provvedimenti immediati, sarà sempre più corta. Da qui l'interrogazione del movimento 5 stelle - i deputata Ciprini e Gallinella - rivolta alla Regione dell'Umbria: "Il dato più allarmante – ha spiegato Gallinella – emerge dall’analisi dei costi per Livello di Assistenza: l’Umbria è ferma al 4,6 per cento mentre, al di sotto del 3 per cento della spesa si trovano le regioni Veneto, Valle d’Aosta, Sardegna, Marche. In coda, a meno della metà della quota minima, le regioni Campania e Basilicata. Tali dati fotografano una situazione che merita senz’altro una riflessione sulla marginalità che occupano le attività psichiatriche nell’offerta sanitaria nazionale A tale proposito, abbiamo presentato un’interrogazione in Parlamento, a firma mia e della collega Tiziana Ciprini, per chiedere alla Regione Umbria di accelerare i tempi per raggiungere le quote minime di legge, affinché le risorse investite in questo ambito siano realmente sufficienti a far fronte, in maniera omogenea, alle necessità dei cittadini – conclude Gallinella”.

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