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Cronaca Città di Castello

Sanità, in servizio il laser ultra-moderno per combattere il glaucoma: evita la sala operatoria

L’apparecchio, che si trova presso l’ospedale di Città di Castello ma che sarà utilizzato anche nel presidio di Gubbio-Gualdo Tadino, è concepito per essere agevolmente spostato e il servizio sarà ampiato anche in altri territori

Da questo mese la USL Umbria 1 si è dotata di un nuovo moderno laser per il trattamento ambulatoriale del glaucoma, una delle patologie oculari più diffuse che colpisce milioni di persone in Italia e nel mondo (90milioni) e che risulta essere la prima causa di cecità irreversibile. L’apparecchio, che si trova presso l’ospedale di Città di Castello ma che sarà utilizzato anche nel presidio di Gubbio-Gualdo Tadino, è concepito per essere agevolmente spostato e potenzialmente potrebbe rispondere alle esigenze dei pazienti su un territorio ancora più ampio.
 
Considerata generalmente una patologia dell’età avanzata (infatti l’invecchiamento è un fattore di rischio che aumenta da 4 a 10 volte l’incidenza), il glaucoma può presentarsi in qualsiasi fascia di età, compresa quella giovanile, considerata a basso rischio. Si tratta di una malattia cronica caratterizzata prevalentemente da un aumento della pressione intraoculare (del liquido all’interno dell’occhio). Normalmente la pressione viene controllata dall’instillazione di colliri, ma quando questi non sono più efficaci si deve ricorrere alla chirurgia. 
 
La laser trabeculoplastica selettiva (SLT), questo il nome della tecnica di cui si è dotata la USL Umbria 1, in molti casi consente di evitare l’intervento chirurgico nei pazienti affetti da glaucoma nei quali la pressione intraoculare non è più controllata dalla terapia medica. L’applicazione laser è ambulatoriale e può essere praticata in una o due sedute, lasciando il paziente subito libero di andarsene a casa.
 
“E’ una delle tecniche più interessanti, per sicurezza ed efficacia, nella gestione parachirurgica dei pazienti affetti da glaucoma. - precisa Giovanni Battista Sbordone, direttore della struttura complessa di oculistica della USL Umbria 1 – L’apparecchio sarà utilizzato nel centro di studio, prevenzione, diagnosi e terapia del glaucoma di Città di Castello, diretto da Roberto Vigorito, e in quello di  Branca, diretto da Francesco Massimo Reggiani, che lavorano in piena sinergia”.

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