Il jazz invade il centro storico e le vetrine dell'acropoli: c'è aria di festa
Umbria Jazz: non solo jazz, ma arte declinata in tutte le sue forme. Dopo la mostra sul Jazz di Stefano Chiacchella al Bistrot di piazza Matteotti, fioriscono le proposte d’arte sulle vetrine dell’acropoli
Umbria Jazz: non solo jazz, ma arte declinata in tutte le sue forme. Dopo la mostra sul Jazz di Stefano Chiacchella al Bistrot di piazza Matteotti, fioriscono le proposte d’arte sulle vetrine dell’acropoli. Un’opera grandissima, in tutti i sensi, è quella esposta al BCC di piazza IV Novembre. Qui fa bella mostra di sé una grande scultura (“Butterfly in New Orleans”) di Paolo Ballerani, dipinta da Mauro Tippolotti. Rappresenta la metà di un contrabbasso, con la testa di un cavallo al posto delle chiavi. Dalla mezza cassa del basso esce una coloratissima farfalla. L’opera viene ammirata da chiunque passi lì davanti, anche se il riflesso del cristallo l’appanna leggermente (per questo Perugia Today la mostra effigiata in piazza Grande, davanti alla Fontana).
Altra vetrina d’arte è quella della profumeria Bottini, dove sono in mostra ben due protagonisti.
Il primo è lo scultore Paolo Pasticci che ha scolpito, in legno massello, il logo della kermesse. Mentre Italo Marchi propone le sue deliziose figurine di musicisti, realizzate in forme geometriche elementari, coloratissime e di grande efficacia. Non poteva mancare il lirico cantore di Perugia dai cromatismi brillanti: parliamo di Francesco Quintaliani (grafica in pagina) che trasferirà il suo lavoro su magliette e foulard che proporrà da domani al suo atelier di corso Vannucci. Per ora, tutto tace sulla vetrina di Sandri. Anche se un addetto assicura che domani, per l’inaugurazione, vedremo qualcosa di speciale, dedicato al jazz. Ne riparleremo.
