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Cronaca

Le due facce di Ferrovie: compra Umbria Mobilità, zero fermate degli intercity

Le voci si fanno sempre più forti: l'Umbria rischia di perdere i collegamenti veloci che portano nei centri maggiori del resto del Paese. Appello dei deputati umbri al Governo Letta: "Vogliamo sapere come stanno le cose: la regione è già troppo penalizzata"

L'Umbria rischia di rimanere senza le fermate dei treni intercity di Trenitalia. Una minaccia gravissima per tutta la regione che rischia di aggravare l'isolamento storico che ha da sempre penalizzato gli umbri. Per scongiurare il passaggio senza fermata degli intercity di Fs è partito un appello parlamentare, rivolto al Governo Letta, dai deputati umbri. In prima fila Giampiero Giulietti che, in un'interrogazione, ha interrogato al ministro dei Trasporti. 

"No alla soppressione degli intercity sulla linea ferroviaria che collega capoluoghi e importanti centri di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio con grave danno per iì cittadini, e in particolare per gli umbri che già soffrono la carenza di collegamenti efficaci". Anche l'assessore regionale Silvano Rometti si è già mosso per evitare l'isolamento ferroviario inviando una nota al Presidente del Consiglio dei ministri, al ministro dei Trasporti e al capo Dipartimento del ministero per avere informazione sull'ipotesi di soppressione degli Intercity.

"Chiedo dunque al governo - conclude Giulietti - di fare chiarezza, di dissipare ogni dubbio sul mantenimento del servizio e di convocare quanto prima, alla presenza dei vertici di Trenitalia, un incontro con le Regioni interessate". La cosa buffa è che Trenitalia, tramite Bus Italia, ha acquistato il 70 per cento di Umbria Mobilità salvando il servizio di trasporto locale ma allo stesso tempo abbandona gli umbri sul versante dei collegamenti extra-regione.

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