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Cronaca

Umbria, dopo l'incidente all'inceneritore arrivano i primi dati: superati i limiti di alcune sostanze inquinanti

L'incidente che si è verificato l’impianto di coincenerimento della Ditta Acea s.r.l. di Terni lo scorso due marzo ha dato luogo a dei superamenti medi delle emissioni in atmosfera. Una anomalia che sarebbe andata avanti per una mezz'oretta dalle 21,30 alle 22. I risultati sono stati diramati dall'Arpa dopo il primo sopralluogo all'impianto: gli inquinanti rilasciati in atmosfera sono ossidi di azoto (NOx) - valore rilevato 475,3 mg/Nm 3 contro un valore limite di 400 - e sostanze organiche (COT) - valore rilevato 41,8 mg/Nm 3 contro un valore limite di 20 -  e Acido fluoridrico (HF) - valore rilevato 9,3 mg/Nm 3 contro un valore limite di 4 -. 

"Tali superamenti - scrive Arpa - però non costituiscono allo stato attuale una “non conformità” poiché devono essere associati a un controllo su base annuale da effettuarsi a fine 2017. Lo SME ha inoltre registrato 2 superamenti della media su 30 minuti per il monossido di carbonio (CO), con valori rilevati di 392,3 e 365,9 mg/Nm 3 , contro un valore limite di 100. Il controllo dei relativi valori medi su 10 minuti ha mostrato che il 99,3% di tali valori su un periodo di 24 ore si sono mantenuti al di sotto del valore limite di 150. Non sono stati invece rilevati superamenti della media giornaliera per nessun inquinante". Tranquillizza il fatto che i dati al minuto misurati dalla centralina di monitoraggio della qualità dell’aria “Terni-Maratta”, invece, non hanno fatto registrare valori anomali.

Il Responsabile Tecnico Ambientale dell’Azienda ha spiegato che l’incidente si è verificato a causa della rottura di un tubo che aveva provocato la fuoriuscita di vapore ad alta pressione e l’abbassamento del livello del corpo cilindrico. Si attende riscontro però da parte dei tecnici del Vigili del Fuoco che hanno controllato l'imapianto.

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